'I servi di Maria' è un Ordine mendicante sorto sul Montesenasio (Firenze) nel Xlll secolo. I 7 fondatori non sono conosciuti singolarmente, ma per quello che realizzarono come gruppo. Erano tutti laici e iniziarono la loro esperienza spirituale, animati da speciale amore a Maria Vergine. I nomi dei 7 'Servi di Maria' erano: Bonfiglio, Bonagiunta, Manetto, Sostegno, Amadio, Uguccione e Alessio.
La comunità si caratterizzava per povertà e spirito contemplativo.
Un accento particolare era posto sulla fraternità: essi infatti si fecero anche servi dei bisognosi. Diffondendosi sempre più la fama di santità del gruppo, molti chiedevano di entrare nella comunità.
Nel 1256 'I Servi di Maria svilupparono anche l'attività apostolica adottando la Regola di Sant'Agostino. L'Ordine, in particolare, ebbe un rapido sviluppo in Toscana e nell'Italia centrale. Dopo alcune vicissitudini, Papa Benedetto nel 1304 approvò definitamente L'Ordine. La viva devozione mariana dei 'Servi di Maria' non deve far dimenticare la loro incidenza nella lotta tra Guelfi e Ghibellini: la fondazione religiosa ebbe infatti una forte valenza politica nel cercare la pacificazione.
L'Ordine si arricchì, più tardi, di altri due importanti rami femminili, uno fondato dalle Beate Elena e Rosa e l'altro da Santa Giuliana, detto Ordine delle 'Mantellate', nome dovuto al loro abito religioso.
Nel 1888, Leone Xlll proclamò Santi, insieme i sette fondatori dei 'Servi di Maria'.
I Sette fondatori e la loro spiritualità mariana sono stati lodati dal poeta Davide Maria Turoldo.
Il religioso, che ha esercitato il suo ministero a Firenze come i Santi che oggi festeggiamo e ha rievocato in bellissime pagine le loro gesta: 'Quello dei nostri fondatori era un grappolo di vite, in fraternità piena, tanto che saranno ricordati come se fossero una sola entità... Essi si chiamano 'servi' e sono servi sull'esempio della Vergine, prima realtà e immagine di quello che deve essere la Chiesa'.