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Oggi 12 maggio si festeggia San Leopoldo Mandic.
Leopoldo nacque il 12 maggio 1868 in Dalmazia; fin da piccolo dimostrò un grande amore per la preghiera, praticata anche nella solitudine della sua stanzetta. A 16 anni entrò nei cappuccini di Venezia e collaborò alla riunificazione della Chiesa Ortodossa.
Dal 1906 Leopoldo si trasferì a Padova e si dedicò al ministero della Riconciliazione. Per 40 anni, per tutto il giorno, stava rinchiuso nel confessionale ricevendo ogni sorta di persone: sacerdoti, intellettuali e gente umile. Le sue confessioni erano semplici: poche parole, l'esortazione ad avere fede e un fermo richiamo quando occorreva. Leopoldo, con il sacramento del perdono, donava a tutti consigli, conforto e misericordia. Il Santo era un disabile: soffriva artitri alle mani, aveva sempre gli occhi arrossati e grosse difficoltà nel comunicare.
Leopoldo lo si può definire un Martire del confessionale: attraverso la sua sofferenza, offerta al Signore, e alle sue preghiere, riusciva ad ottenere numerose grazie e guarigioni miracolose.
Leopoldo, prima di morire predisse che il suo convento sarebbe stato demolito da un bombardamento, ma non sarebbe stata distrutta la sua celletta-confessionale; e avvenne proprio così: oggi questa celletta è metà ininterrotta di pellegrinaggi da tutto il mondo. La morte lo colse a Padova il 30 luglio 1942. Beatificato da Paolo Vl nel 1976, fu canonizzato da Giovanni Paolo ll il 15 ottobre 1983.
Buon onomastico a chi si chiama Leopoldo.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>