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San Pietro Nolasco e la liberazione degli schiavi

San Pietro Nolasco e la liberazione degli schiavi

La morte lo colse bel 1258, a Barcellona, e la sua canonizzazione avvenne nel 1657


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Oggi 6 maggio si festeggia San Pietro Nolasco. Pietro nacque nella Linguadoca (Francia) nel 1182; cresciuto in una nobile famiglia, fin da fanciullo si distinse per la sua carità verso il prossimo. Combattè giovanissimo contro gli Albigesi e in seguito, alla corte di Giacomo l d'Aragona, divenne amico con San Raimondo. I due fondarono l'Ordine di Santa Maria della Mercede: si dedicarono in particolare al riscatto degli schiavi e alla loro Redenzione morale.

Al suo 'Ordine', Pietro, oltre ai tre voti di povertà, castità  e obbedienza, aggiunse  anche un quarto impegno, cioè  quello di donare i loro beni per la liberazione degli schiavi. an Pietro, per 30 anni, diresse la congregazione che si diffuse per tutta la Spagna. Da un viaggio a Valencia e Granada riscattò 400 schiavi dai Morì; anche a rischio della morte, riportò  pure, dall'Africa, più di 800 schiavi che erano prigionieri. Il Signore benedisse talmente l'istituto di Pietro Nolasco che molti venivano a lui per offrire se stessi e i loro beni per la Redenzione degli schiavi. L'Ordine, intanto, dopo un secolo di vita riuscì a liberare 26.000 prigionieri.

Il Santo divenne noto per la sua umiltà e per le sue innumerevoli virtù; fu celebre, altresì, per il suo dono della profezia: era consolato da frequenti apparizioni dell'Angelo Custode e della Vergine Maria che lo guidavano nelle scelte. La morte lo colse bel 1258, a Barcellona, e la sua canonizzazione avvenne nel 1657. Buon onomastico  a chi si chiama Pietro.

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