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Le tre vite di Enrico Di Stasi: Pd, Hera e ufficio del sindaco

Le tre vite di Enrico Di Stasi: Pd, Hera e ufficio del sindaco

Non vi vi chiedete se c’è un conflitto d’interessi, state sereni: non è un conflitto, ma è 'centralismo democratico' per il 'nostro bene'


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Tutti d'accordo nell'esprimere profondo cordoglio per la morte della sinistra: infatti da Enrico Beringuer a oggi, non è più il tempo delle ideologie, ma semmai è il tempo dei portafogli ben piazzati e delle poltrone 'multiuso', ammettiamolo una buona volta. E così, da quel di Bologna, Enrico Di Stasi non è solo un politico, è 'un’infrastruttura vivente', ergo una 'centrale operativa' (vivente) che collega partito, potere amministrativo e capitale pubblico. Nella DDR lo chiamavano “Ministerium für Staatssicherheit”, Ministero della sicurezza di Stato, ma dalle nostre parti lo chiamano “Segreteria politica, Cda Hera e segreteria metropolitana”. Il principio è lo stesso: tu non sai chi comanda, ma lui sì, e sapete perché? Perché comanda tutto! E se t'indigni (come ha fatto, a suo tempo il sottoscritto)? Ci pensa il silenzio, l'esclusione sociale o una bella 'bolletta educativa'. Quindi, signori miei, vi presento l'Enrico Matrioski: in Russia fanno le matrioske, a Bologna ne hanno una sola, ma vale per tre. E per l'amor di Dio, non vi vi chiedete se c’è un conflitto d’interessi, state sereni: non è un conflitto, ma è 'centralismo democratico' per il 'nostro bene'.
Paride Puglia

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Sono venuto al mondo con un grave handicap che mi contrassegnerà per tutta la vita: sono un reggiano e a causa di questo la materia grigia continua inesorabilmente a depositarsi negli angoli. N...   

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