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Bologna, lo 'strano' caso del segretario Pd, capo della segreteria del sindaco e membro cda Hera

Bologna, lo 'strano' caso del segretario Pd, capo della segreteria del sindaco e membro cda Hera

In caso di conflitto tra Hera e Comune, Enrico Di Stasi difenderà le ragioni della azienda quotata in Borsa o quelle degli enti pubblici, che nel bolognese sono per la maggior parte governati da maggioranze Pd?


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Contemporaneamente responsabile della segreteria politica del sindaco di Bologna Matteo Lepore, membro del Cda di Hera e da ieri segretario provinciale del Pd di Bologna. A ricoprire il triplice incarico è Enrico Di Stasi, 47 anni, già assessore ai lavori pubblici a Pianoro. Per il braccio destro di Lepore l'incarico contemporaneo nella governance di Hera e al vertice del Partito Democratico bolognese non è in contraddizione. 'E' il mio lavoro - dice lo stesso Di Stasi su Repubblica -. Ho dato disponibilità a fare il segretario ma ormai nessun partito ha le risorse per mantenere i propri gruppi dirigenti, neanche il Pd di Bologna'. Con un compenso di 61mila euro nel 2024 in Hera, Di Stasi non lascerà neppure l'incarico nella segreteria del sindaco in Città metropolitana, tre vestiti che potrebbero sotto diversi punti di vista entrare in collisione tra loro. Il braccio di ferro tra i Comuni ed Hera, come dimostra la situazione modenese sul caso rifiuti e illiminazione pubblica, sono all'ordine del giorno. Ebbene il segretario del partito di maggioranza che sostiene la giunta, nonchè capo della segreteria politica di Lepore come si comporterà all'interno del cda della multiutility? Difenderà le ragioni della azienda quotata in Borsa o quelle degli enti pubblici che nel bolognese sono per la maggior parte governati da maggioranze a traino Pd? Domande che restano appese nella bolla emiliana come soffici pensieri a metà.
Giuseppe Leonelli

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