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La Pressa

Epifania, la manifestazione di Dio

I Magi si ricordavano delle profezie e certi del segno che annunciava la nascita del Re dei Giudei partirono per adorare il Messia

Oggi, 6 gennaio, si festeggia l'Epifania del Signore.
Epifania vuol dire 'manifestazione'. La Chiesa istituì questa festa per commemorare la triplice manifestazione di Gesù: come Dio, facendosi adorare dia Magi; come uomo, ricevendo il Battesimo di San Giovanni; come operatore di miracoli cambiando, alle nozze di cana, l'acqua in vino.
Oggi però la Chiesa ricorda in modo particolare la prima manifestazione di Gesù come Dio, con l'adorazione dei Magi. Essi erano principi gentili (cioè non ebrei) studiosi di astrologia e appena videro la stella la seguirono.
I Magi si ricordavano delle profezie e certi del segno che annunciava la nascita del Re dei Giudei partirono per adorare il Messia. Senza spaventarsi delle difficoltà del viaggio, con fede e coraggio, volevano vedere il Salvatore. Dio premiò i Magi facendo sì che la stella, che essi avevano visto in Oriente, li precedesse nel cammino.
Giunti però a Gerusalemme la stella scomparve e i Re venuti da lontano si recarono dal Re Erode per chiedere il luogo dove sarebbe nato Gesù.
Erode, radunati i Sacerdoti del Tempio domandò loro dove trovare il Bambino Santo. Gli Scribi e i Sacerdoti risposero: 'A Bethlem di Giuda'. Ricevuta l'indicazione, i Magi si rimisero in cammino seguendo di nuovo la stella, che riapparsa, li guidò nel luogo dove era nato Gesù.
Entrati nella grotta, trovarono il Bambino con sua madre Maria e prostrati lo adorarono.
I Magi aperti i loro tesori offrirono al piccolo Bimbo oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non ripassare da Erode, tornarono al loro Paese per altra via.
Con la benedizione del Pargoletto divino i Re Magi condussero una vita perfetta e la Chiesa oggi li onora come Santi. Essi sono in modo specialissimo i nostri protettori, essendo i primi 'gentili' nel regno glorioso di Cristo.
Buona Epifania a tutti e in modo particolare ai bambini.
Epifania vuol dire 'manifestazione'. La Chiesa istituì questa festa per commemorare la triplice manifestazione di Gesù: come Dio, facendosi adorare dia Magi; come uomo, ricevendo il Battesimo di San Giovanni; come operatore di miracoli cambiando, alle nozze di cana, l'acqua in vino.
Oggi però la Chiesa ricorda in modo particolare la prima manifestazione di Gesù come Dio, con l'adorazione dei Magi. Essi erano principi gentili (cioè non ebrei) studiosi di astrologia e appena videro la stella la seguirono.
I Magi si ricordavano delle profezie e certi del segno che annunciava la nascita del Re dei Giudei partirono per adorare il Messia. Senza spaventarsi delle difficoltà del viaggio, con fede e coraggio, volevano vedere il Salvatore. Dio premiò i Magi facendo sì che la stella, che essi avevano visto in Oriente, li precedesse nel cammino.
Giunti però a Gerusalemme la stella scomparve e i Re venuti da lontano si recarono dal Re Erode per chiedere il luogo dove sarebbe nato Gesù.
Erode, radunati i Sacerdoti del Tempio domandò loro dove trovare il Bambino Santo. Gli Scribi e i Sacerdoti risposero: 'A Bethlem di Giuda'. Ricevuta l'indicazione, i Magi si rimisero in cammino seguendo di nuovo la stella, che riapparsa, li guidò nel luogo dove era nato Gesù.
Entrati nella grotta, trovarono il Bambino con sua madre Maria e prostrati lo adorarono.
I Magi aperti i loro tesori offrirono al piccolo Bimbo oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non ripassare da Erode, tornarono al loro Paese per altra via.
Con la benedizione del Pargoletto divino i Re Magi condussero una vita perfetta e la Chiesa oggi li onora come Santi. Essi sono in modo specialissimo i nostri protettori, essendo i primi 'gentili' nel regno glorioso di Cristo.
Buona Epifania a tutti e in modo particolare ai bambini.

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Redazione La Pressa
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