'Non votare la fiducia di un governo di cui si fa parte è un gesto politico evidente - ha detto riferendosi ai 5 Stelle -. Non è possibile ignorarlo, non è possibile contenerlo perché vuol dire che chiunque può ripeterlo. Non è possibile minimizzarlo perché viene dopo mesi di strappi e ultimatum. L’unica strada se vogliamo ancora rimanere insieme è ricostruire daccapo questo patto, con coraggio, altruismo, credibilità. A chiederlo sono soprattutto gli italiani. La mobilitazione di questi giorni è senza precedenti e impossibile da ignorare'. E poi ha sottolineato il sostegno dei sindaci e dei sanitari.
'I partiti, e voi parlamentari, siete pronti a ricostruire questo patto? Siete pronti a confermare quello sforzo dei primi mesi e che poi si è affievolito?
Dopo il dibattito e le repliche del premier, ci saranno le dichiarazioni di voto fino quando partirà la chiama per la fiducia. L’esito non è scontato, anche se ieri sera sia il segretario del Pd Enrico Letta, sia il leader di Italia Viva Matteo Renzi, hanno espresso un moderato ottimismo. Resta da vedere come si comporterà il centrodestra di Governo, che ieri si è riunito a Villa Grande, residenza romana di Silvio Berlusconi, e che in serata, dopo le polemiche per l’incontro tra il presidente del Consiglio e il segretario pd si è recato da Draghi a Palazzo Chigi. Domani la discussione si sposterà alla Camera.