Quello di Altolà è solo uno dei diversi bacini che dall'alto caratterizzano il territorio modenese. Proprio alle porte di Modena, ce n'é un altro dimenticato. Sempre in una ex cava dal quale si sono estratte per anni migliaia di metri cubi di materiale per la realizzazione di mattoni. Ora riempito da acqua di falda, quindi potenzialmente utilizzabile. Un bacino che si è creato in maniera naturale, perchè alimentato da acqua di falda, ma che non si è mai ipotizzato, almeno ufficialmente, di utilizzare fronteggiare periodi di siccità. Forse i costi di impianti e di energia da utilizzare per il sollevamento potrebbero non valere la quantità di acqua prelevata, qui solo intorno ad alcune decine di migliaia di metri cubi, ma la vastità di acqua che per circa un chilometro si estende davanti ai nostri occhi è davvero impressionante se la si relazione al bisogno di risorsa idrica del territorio e delle colture in questo periodo di siccità.
L'acqua che c'è ma non viene utilizzata: da San Cesario alla Fossalta
Dal bacino irriguo di Altolà di San Cesario costato 5 milioni di euro e inutilizzato da più di dieci anni, alla periferia di Modena dove una ex cava è piena di decine di migliaia di metri cubi acqua di falda dimenticati
Dal bacino irriguo di Altolà di San Cesario costato 5 milioni di euro e inutilizzato da più di dieci anni, alla periferia di Modena dove una ex cava è piena di decine di migliaia di metri cubi acqua di falda dimenticati
Quello di Altolà è solo uno dei diversi bacini che dall'alto caratterizzano il territorio modenese. Proprio alle porte di Modena, ce n'é un altro dimenticato. Sempre in una ex cava dal quale si sono estratte per anni migliaia di metri cubi di materiale per la realizzazione di mattoni. Ora riempito da acqua di falda, quindi potenzialmente utilizzabile. Un bacino che si è creato in maniera naturale, perchè alimentato da acqua di falda, ma che non si è mai ipotizzato, almeno ufficialmente, di utilizzare fronteggiare periodi di siccità. Forse i costi di impianti e di energia da utilizzare per il sollevamento potrebbero non valere la quantità di acqua prelevata, qui solo intorno ad alcune decine di migliaia di metri cubi, ma la vastità di acqua che per circa un chilometro si estende davanti ai nostri occhi è davvero impressionante se la si relazione al bisogno di risorsa idrica del territorio e delle colture in questo periodo di siccità.
Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.
Sabato, Modena di nuovo bloccata dalla Street Parade, lo sballo di strada, ora contro la guerra
Finanziato dalle grandi aziende farmaceutiche: Fabrizio Pregliasco dichiara in Parlamento
Sfregiato e ripulito: l'ex Bugatti dopo il rave
Modena, Bignardi (Pd): 'La polizia locale? Sta alle forze dell’ordine come l’infermiere sta al medico'
Articoli Recenti
Soldi ai medici per prescrivere meno esami: i distinguo dell'Aou di Modena rispetto alla delibera di Altini
Evaso da Castelfranco: arrestato nel Varesotto Elia Del Grande. Si spostava in pedalò
Modena celebra i 700 anni dalla battaglia di Zappolino con Terra e Identità, Cardini e chef Marchini
'Eroi quotidiani': il 93esimo calendario dei carabinieri è dedicato a loro


