Udicon
La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook Twitter Youtube Linkedin Instagram Telegram
Udicon
articoliSocieta'

'Incredibile assenza di indagini su quell'argine prima del disastro'

Data: / Categoria: Societa'
Autore:
La Pressa
Logo LaPressa.it

Massimo Neviani (Comitato Salute Ambientale Campogalliano), sulla relazione tecnica della commissione regionale: 'Dettagliata e chiara, ma la realtà che emerge preoccupa. Ricordiamo che si è trattato di piena più piccola che media'


'Incredibile assenza di indagini su quell'argine prima del disastro'
Paypal
Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.

'Ma quale piena record, quella del 6 dicembre 2020 che ha provocato l'alluvione di Nonantola, viene definita come la più importante degli ultimi anni perché i valori affidabili degli idrometri partono dal 2000. Il punto è che negli ultimi 30 anni il nostro territorio ha conosciuto solo piene piccole. Le piene di riferimento per la messa in sicurezza dei fiumi sono quelle del 1966 e degli anni '70, quelle a cui si riferiscono sia la relazione dell'Università di Modena sia dello studio Paoletti dai quali emerge l'inadeguatezza del sistema delle casse di espansione rispetto ad una piena centenaria (TR100), considerato il livello minimo per parlare di sicurezza idraulica, anche quella del Panaro, adeguata solo nel 2012 a piene TR50, e tanto più del Secchia, dimensionata a TR20 solo per piene piccole e mai adeguata'

Massimo Neviani, del Comitato Salute Ambientale di Campogalliano, lo conosciamo per averci accompagnato nei servizi effettuati lungo i fiumi e le casse di espansione in occasione di eventi di piena. Insieme, e grazie a lui, documentammo in diretta la rotta del fiume Panaro del 6 dicembre 2020. Le informazioni che già quel giorno e in quelli successivi diede rispetto a quel tratto di fiume che dagli anni 60 ha registrato 4 rotture storiche, di cui l'ultima nel 2014 (lo stesso giorno della rottura del Secchia, 'aggiustata' in extremis), hanno trovato per buona parte riscontro nella relazione tecnica regionale costituita per fare luce sulle cause della rottura del 6 dicembre. Relazione conclusiva illustrata nei giorni scorsi prima in consiglio regionale e successivamente nella seduta del consiglio comunale di Nonantola.

'Una relazione dettagliata e chiara dalla quale arrivano alcune preoccupanti conferme' - afferma Neviani - 'sia rispetto al funzionamento della cassa di espansione del Panaro sia rispetto alla fragilità di quel tratto di fiume. Una fragilità che se fino a ieri era emersa dalla ricostruzione delle rotture storiche oggi viene confermata dall'analisi, da parte della commissione regionale della struttura dell'argine. Con una composizione sabbioso-limosa, quindi fragile ed erodibile, con una scarpata molto inclinata, con vuoti all'interno agevolati dalla presenza di materiale vario tra cui 500 mattoni, coppi e molti blocchi di conglomerati di calce, oltre a enormi ceppaie in putrefazione di canna gigante in profondità dentro l'argine, capaci di creare vuoti pericolosi, tra cui tane di animali'

Ciò cosa significa? 'Che un argine di quel tipo, messo sotto pressione anche con un livello del fiume ben al di sotto del livello di emergenza, come è stato confermato essere il 6 dicembre, con un franco di un metro e mezzo rispetto alla sommità dell'argine, ha buone probabilità di cedere'

Era prevedibile? 'La rottura di un argine è una cosa davvero difficile da prevedere, ma per quel tratto lo sarebbe forse stato'.
Cosa intende? 'Intendo che se quelle ispezioni sulla struttura dell'argine che sono state fatte dalla commissione dopo l'alluvione, e che sono state fatte negli ultimi anni sia sul Secchia che sul Panaro, nei tratti dove è stato necessario rialzare e potenziare gli argini, fossero state fatte anche in quel tratto, forse si sarebbe potuto prevedere. E il fatto che ciò non sia successo, che questi rilievi non siano stati fatti, è ancora più incredibile alla luce della fragilità accertata di quel tratto che era emersa già dalle rotture storiche e dell'enorme rischio corso nell'ultimo episodio documentato del 2014'

Ma nella relazione si parla di buona manutenzione 'Se consideriamo manutenzione lo sfalcio della vegetazione degli argini, il controllo di superficie di eventuali frane e di tane di animali, allora potrebbe essere, ma qui si va ben oltre. In questo caso si tratta di una grossa fragilità strutturale che poteva essere evidente, preventivamente riscontrata, attraverso l'utilizzo delle tecnologie oggi diffuse e a disposizione, tantopiù degli organismi deputati alla gestione e alla sicurezza. Lo ripeto, è incredibile che nonostante il fatto che ad ogni piena importante, nel 1966, 1972, 1973, 2014, e purtroppo nel 2020, ci sia stato il crollo di un tratto di argine in quella zona, non sia mai stato fatto un sondaggio per verificare la composizione dei terreni e la forma dell'argine, al fine di fare seguire un adeguamento'

Nel momento della rottura il livello dell'acqua, anche grazie all'azione della casse di espansione, era un metro e mezzo al di sotto della sommità dell'argine. Quindi il sistema delle casse funzionava?

'Il problema è che quando le casse di espansione funzionano, il livello dell'acqua a valle, pur nei limiti teorici di sicurezza, si mantiene alto per un tempo molto lungo. Il bacino della cassa trattiene milioni di metri cubi di acqua che vengono rilasciati lentamente, nei limiti stabililiti che per il Panaro superano di poco i 500 metri cubi al secondo. Evidentemente sufficienti per esercitare in tratti fragili come quello pressioni tali da mettere a rischio gli argini. Come negli anni è successo, ma di cui, evidentemente, negli stessi anni, non si è tenuto conto, almeno ai livelli decisionali e di responsabilità che contano'

Perché parla di piena più piccola che media? 'Perché i dati forniti dalla regione lo confermano. L'onda di piena che ha riempito il bacino principale delle casse di espansione è stata calcolata in 18 milioni di metri cubi. Una quantità che non ha portato nemmeno al bisogno, pur abbassando le paratoie per continuare a limitare l'uscita di acqua a valle a circa 500 metri cubi al secondo, di invadere la cassa secondaria.
Pensiamo però che sulla base delle simulazioni una piena media TR50, impegnerebbe la cassa di espansione per 28 milioni di metri cubi, impegnando alla cassa secondaria. C'è stato un volume importante nella piena del 6 dicembre ma complessivamente possiamo considerarla una piena molto piccola come picco (TR10) e medio piccola come volume a circa 18 milioni di metri cubi. Che la cassa ha trattenuto. Il problema sta a valle. Gli argini del Panaro, soprattutto negli anni del post alluvione del 2014 in cui l'attenzione si è concentrata sul Secchia, sono stati trascurati. In molti tratti non sono adeguati. E consideriamo che per parlare di messa in sicurezza del sistema si dovrebbe ragionare in termini di piene centenarie. Quando si costruisce o si potenzia una cassa di espansione, gli argini a valle vanno adeguati perché dovranno subire sollecitazioni più lunghe quindi sul Panaro andavano già adeguati nel 2000 a prescindere dal fatto che erano molto vecchi e di materiali inadatti, come è emerso'

Gi.Ga.

Redazione Pressa
Redazione Pressa

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


Whatsapp
Societa' - Articoli Recenti
Modena, la Lambruscolonga torna ..
Possibile prenotare in anteprima la Tavolata storica nella Lambruscolonga di maggio ad un ..
25 Aprile 2024 - 13:55
Trasporto pubblico, domani sciopero ..
Possibili disagi per gli utenti dei servizi Seta delle province di Modena, Reggio Emilia e ..
25 Aprile 2024 - 13:51
Modena: mostre e musei aperti nel ..
Giovedì 25 aprile e nel fine settimana si visitano anche il sito Unesco con la Ghirlandina,..
25 Aprile 2024 - 03:08
Alluvioni, la Regione cambia rotta: ..
Oggi la presentazione in Commissione consiliare del Piano adottato pochi giorni fa in Cabina..
24 Aprile 2024 - 19:20
Societa' - Articoli più letti
Reazioni avverse e morti: confronto ..
I morti sono stati sinora 223, 27 eventi gravi ogni 100.000 dosi. Nel periodo considerato ..
31 Maggio 2021 - 13:40
Tragedia a Bastiglia, muore a 16 ..
Il padre: 'Non credo il vaccino abbia influito. In ogni caso non mi importa il motivo, farei..
09 Settembre 2021 - 20:11
Il sindacato dei carabinieri: 'Green ..
'Al carabiniere non vaccinato è vietato mangiare in mensa con i vaccinati, però può ..
03 Ottobre 2021 - 23:39
'Trombosi cerebrale dopo la seconda ..
La storia di una ragazza 24enne residente nel milanese. Si chiama Valentina Affinito e vive ..
11 Febbraio 2022 - 14:24