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Guerra preventiva

Guerra preventiva

Sull’orlo del baratro


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Il criminale di guerra, con tanto di mandato di cattura internazionale Netanyahu si salva ancora, facendo ciò che gli riesce meglio: la guerra. Una guerra tutta sua, personale, che spaccia per “legittima difesa”, intanto, in 20 mesi ha bombardato mezza mappa: Gaza, Libano, Siria, Iran, Iraq, Yemen. E noi? Zitti anzi, per la Carta praticamente complici. Epperò se zio Vlady invade, sanzioni invece se Tel Aviv rade al suolo, applausi! Perché? Perché è un 'alleato' anzi, un cliente che ci compra armi letali, che fortuna (direbbe Crosetto)! Se Israele fosse nemico, potremmo ignorarlo, invece, a ben vedere così facendo ci trascina nel mirino insieme a lui. Zio Donny Trump almeno ci provava a 'trattare', Bibi invece bombarda pure i... negoziatori! Ma quel che è peggio se l’Italia, che un tempo faceva da ponte con il mondo arabo, 'grazie' al nostro governo ossequioso, ora (ahinoi) è un bersaglio con la bandiera tricolore. La madre cristiana assieme a Tajani & Co. non condannano nemmeno i massacri a Gaza, e nel frattempo ci fanno da scudo umano, ma tranquilli: l’importante è che il criminale Netanyahu sia ancora lì, a salvarsi e a... condannarci. O no? Pace a tutti gli uomini e le donne di buona volontà.
Paride Puglia

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