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Rubriche Il Santo del giorno

Il Beato Alberione e la missione nella stampa

Il Beato Alberione e la missione nella stampa

Muore a Roma nel 1971 e Giovanni Paolo ll lo proclama Beato il 27 aprile 2003


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Oggi, 26 novembre, si festeggia il Beato Giacomo Alberione.
Giacomo Alberione, quinto di 6 figli di fittavoli nelle campagne piemontesi, nasce a Fossano (Cuneo) nel 1884. Dodicenne entra in seminario a Bra e a 16 anni entra in quello di Alba dove il 26 giugno 1907 viene ordinato sacerdote. Ben presto capisce che la sua vocazione è quella di predicare attraverso la stampa.
 

Giacomo raduna persone disposte a impegnare 'tutta la vita' unicamente a scrivere e pubblicare giornali cattolici. Alberione riesce a realizzare una novità mai vista nella Chiesa: uomini e donne prendono i voti per dedicarsi alla comunicazione religiosa. I Paolini nascono così ad Alba con il nome di 'Scuola tipografica Piccolo Operaio' e Parallelamente nascono le 'Figlie di San Paolo'.
 

Il sogno di Giacomo si realizza pienamente negli anni 30: la società San Paolo riceve le prime approvazioni da Pio Xl.
Sul finire del 1931, con epicentro ad Alba, nasce 'Famiglia Cristiana' che esce con 18.000 copie.
I contenuti della rivista spaziano in diversi ambiti: l'informazione italiana e internazionale, la formazione evangelica e liturgica, le rubriche di cucina, moda e di medicina.
Alla pubblicazione di 'Famiglia Cristiana' seguono anche l'uscita del mensile 'Vita Pastorale' per i parroci e il 'Il Giornalino' per i ragazzi; tali riviste realizzeranno, negli anni, un successo editoriale unico.
 

Giacomo Alberione mandò tanti uomini e donne fuori d'Italia e spesso andava a trovarli nel mondo per visitare tipografie, redazioni e librerie nelle metropoli.
Alberione trova anche il tempo per la preghiera dedicandole 4 ore al giorno e Paolo Vl dirà di lui: 'Eccolo: umile, silenzioso, instancabile, bella preghiera e nel lavoro... sempre intento a scrutare i segni dei tempi'.
 

Il Beato Giacomo Alberione smette di pregare e di lavorare quando smette di vivere, nell'umiltà di una stanzetta dove Papa Montini è accorso per l'ultima benedizione.
Muore a Roma nel 1971 e Giovanni Paolo ll lo proclama Beato il 27 aprile 2003. Con lui possono festeggiare con gioia tutti i giornalisti, gli editori, i tipografi e tutti quelli che a vario titolo si occupano della comunicazione.
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