Caterina, giovane cristiana nobile, venne martirizzata nel 305 ad Alessandria d'Egitto.
Il suo martirio si colloca all'epoca di Massenzio, o Massimino che perseguitarono i cristiani.
La Tradizione racconta che Caterina, durante una celebrazione sacrificale agli dei, si rifiutò di aderire e rivoltasi all'imperatore lo invitò a conoscere il vero Dio. L'imperatore, colpito dal coraggio della giovane, cercò di convincerla ad aderire al culto degli Dei, ma attraverso l'aiuto dei suoi filosofi.
La sapienza di Caterina, invece, convinse i sapienti che si convertirono e per questo vennero arsi vivi.
Il sovrano tentò di sedurre con ricchezze la Santa ma ricevette da lei rifiuti.
Caterina fu pertanto imprigionata; in carcere la nutriva una colomba. Visitata dalla imperatrice e dal capo della corte riuscì con le sue parole a convertire loro assieme a 200 soldati.
L'imperatore la fece quindi sottoporre al supplizio delle ruote puntate, ma l'intervento divino la salvò.
Per Caterina, infine fu decretata la morte per decapitazione. Dopo la sua morte il suo corpo fu trasportato da angeli sul monte Sinai.
Nella tradizione leggendaria della Santa è percepibile un'immagine donna realmente esistita di cui si sono persi i riferimenti storici reali.
Il culto di Santa Caterina d'Alessandria si è molto diffuso anche in Europa.
La Santa è molto venerata negli ambienti colti: nelle università e negli ordini mendicanti caratterizzati da una spiccata cultura come i Benedettini e gli Agostiniani. La storia di Santa Caterina inoltre è presente nella cultura popolare: nelle narrazioni, nelle sacre rappresentazioni, nei canti popolari.
La sua festa in molte regioni d'Europa attira molti giovani. Caterina allora è anche patrona delle ragazze nubili, delle sartine che in alcuni luoghi del Nord Italia sono dette 'caterinette'.
Buon onomastico alle lettrici che si chiamano Caterina.