Scendendo le scale dell'altare maggiore accediamo al gioiello architettonico dell'intera struttura: la cripta, con certezza la più estesa tra quelle delle chiese romaniche europee. Qui la luce che entra a malapena fra le 64 colonnine adornate da capitelli, ci trasporta in una atmosfera di assoluta religiosità e meditazione. La nostra visita fotografica all'Abbazia di Nonantola avviene a circa due mesi dalla riapertura di questo simbolo religioso di straordinario valore architettonico, dopo i necessari lavori di restauro durati 6 anni, a causa delle ferite riportate nel sisma che colpì l'Emilia nel 2012.
Rubriche
Modena e Dintorni
16 novembre 2018 alle 14:39
2 minuti di lettura
Terzo appuntamento fotografico con la rubrica 'Modena e dintorni' a cura dei Nacchio's Brothers, che per l'occasione ci portano in visita all'Abbazia di Nonantola: capolavoro di arte romanica ritrovato, fra i più eccelsi in Europa. DESCRIZIONE 'Una meraviglia avvolta dal silenzio' Potremmo riassumere così l'Abbazia di Nonantola, perla dell'architettura modenese, situata in piamura a pochi chilometri da Modena. E che, insieme al Duomo di Modena, ne fa uno dei più significativi esempi d'Europa di arte romanica. La nostra visita inzia proprio nel cuore della ridente cittadina di Nonantola, dove a pochi passi dalla Torre dei modenesi fra stradine, portici e palazzi, si affaccia l'imponente e bellissima facciata dell'Abbazia, che con il suo protiro centrale retto da due leoni stilofori invita subito ad entrare, oggi visitatori e fedeli, un tempo anche pellegrini. Entrati all'interno, un silenzio solenne ci accoglie nella austera semplicità della navata centrale, con il suo soffitto a capriate. Ma l'occhio subito si perde fra gli innumerevoli scorci e giochi di luci creati dalle piccole aperture poste in alto. Atmosfera che si fonde in un tutt'uno con i colori degli affreschi e opere che risiedono da secoli quest'antica dimora religiosa. Stupiti e a piccoli passi arriviamo al presbiterio sopraelevato, dove troviamo l'altare maggiore, cuore della Divina Liturgia.
Scendendo le scale dell'altare maggiore accediamo al gioiello architettonico dell'intera struttura: la cripta, con certezza la più estesa tra quelle delle chiese romaniche europee. Qui la luce che entra a malapena fra le 64 colonnine adornate da capitelli, ci trasporta in una atmosfera di assoluta religiosità e meditazione. La nostra visita fotografica all'Abbazia di Nonantola avviene a circa due mesi dalla riapertura di questo simbolo religioso di straordinario valore architettonico, dopo i necessari lavori di restauro durati 6 anni, a causa delle ferite riportate nel sisma che colpì l'Emilia nel 2012.
La Pressa
Abbazia di Nonantola, una meraviglia avvolta dal silenzio
Terzo appuntamento fotografico con la rubrica 'Modena e dintorni' a cura dei Nacchio's Brothers
Scendendo le scale dell'altare maggiore accediamo al gioiello architettonico dell'intera struttura: la cripta, con certezza la più estesa tra quelle delle chiese romaniche europee. Qui la luce che entra a malapena fra le 64 colonnine adornate da capitelli, ci trasporta in una atmosfera di assoluta religiosità e meditazione. La nostra visita fotografica all'Abbazia di Nonantola avviene a circa due mesi dalla riapertura di questo simbolo religioso di straordinario valore architettonico, dopo i necessari lavori di restauro durati 6 anni, a causa delle ferite riportate nel sisma che colpì l'Emilia nel 2012.
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