Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Terzo appuntamento fotografico con la rubrica 'Modena e dintorni' a cura dei Nacchio's Brothers, che per l'occasione ci portano in visita all'Abbazia di Nonantola: capolavoro di arte romanica ritrovato, fra i più eccelsi in Europa.
DESCRIZIONE
'Una meraviglia avvolta dal silenzio' Potremmo riassumere così l'Abbazia di Nonantola, perla dell'architettura modenese, situata in piamura a pochi chilometri da Modena. E che, insieme al Duomo di Modena, ne fa uno dei più significativi esempi d'Europa di arte romanica.
La nostra visita inzia proprio nel cuore della ridente cittadina di Nonantola, dove a pochi passi dalla Torre dei modenesi fra stradine, portici e palazzi, si affaccia l'imponente e bellissima facciata dell'Abbazia, che con il suo protiro centrale retto da due leoni stilofori invita subito ad entrare, oggi visitatori e fedeli, un tempo anche pellegrini.
Entrati all'interno, un silenzio solenne ci accoglie nella austera semplicità della navata centrale, con il suo soffitto a capriate.
Ma l'occhio subito si perde fra gli innumerevoli scorci e giochi di luci creati dalle piccole aperture poste in alto. Atmosfera che si fonde in un tutt'uno con i colori degli affreschi e opere che risiedono da secoli quest'antica dimora religiosa. Stupiti e a piccoli passi arriviamo al presbiterio sopraelevato, dove troviamo l'altare maggiore, cuore della Divina Liturgia.
Scendendo le scale dell'altare maggiore accediamo al gioiello architettonico dell'intera struttura: la cripta, con certezza la più estesa tra quelle delle chiese romaniche europee.
Qui la luce che entra a malapena fra le 64 colonnine adornate da capitelli, ci trasporta in una atmosfera di assoluta religiosità e meditazione.
La nostra visita fotografica all'Abbazia di Nonantola avviene a circa due mesi dalla riapertura di questo simbolo religioso di straordinario valore architettonico, dopo i necessari lavori di restauro durati 6 anni, a causa delle ferite riportate nel sisma che colpì l'Emilia nel 2012.