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Quando si parla di salute del cane, sono diverse le problematiche da conoscere e da prevenire. Tra le principali, figura l’obesità, condizione che, nella maggior parte dei casi, si palesa in età avanzata. Nelle prossime righe, forniremo informazioni dedicate a chi vuole innanzitutto conoscerla e, in seconda istanza, prevenirla.
Come riconoscere l’obesità nel proprio cane
Il primo passo per gestire e prevenire l’obesità nel proprio cane riguarda il riconoscimento del problema. Essenziale è rivolgersi al proprio veterinario di fiducia, in modo da farsi comunicare il peso ideale della razza del proprio amico. A seconda della percentuale di eccesso, si parla di sovrappeso o di obesità.
La prima problematica riguarda cani che hanno un eccesso ponderale tra il 5 e il 15% in più rispetto al proprio peso forma. Se si va oltre il 20%, si parla di obesità.Davanti a questa condizione, è necessario intervenire in maniera tempestiva, in quanto possono palesarsi diverse problematiche molto difficili da gestire.
Giusto per citarne una non sempre presa in considerazione con la giusta attenzione, chiamiamo in causa l’artrosi cane, che può provocare problemi comportamentali, isolamento sociale, zoppia e difficoltà nella deambulazione.
Come in molti casi, anche in questo la prevenzione fa la differenza. Vediamo, nelle prossime righe, qualche consiglio utile per metterla in atto concretamente.
Prevenzione dell’obesità nel cane: i passi fondamentali
La prevenzione dell’obesità nel cane si basa su passi che possono sembrare piccoli ma che, in realtà, fanno una grande differenza.
Uno particolarmente decisivo prevede il fatto di sostituire gli snack industriali utilizzati per i premietti nell’educazione basata sul rinforzo positivo con soluzioni naturali e non elaborate. Un esempio? Una costa di sedano o una croccante carota.Proseguendo con l’elenco dei consigli pratici che fanno la differenza quando si parla di prevenzione dell’obesità del cane, a prescindere dalla razza, troviamo l’importanza di non dare al proprio migliore amico gli avanzi della tavola.
Il tuo amico a 4 zampe non è un essere umano e ha un metabolismo non adeguato all’assimilazione della maggior parte dei cibi e delle preparazioni presenti sulle tavole dei suoi padroni umani.
I benefici dell’attività fisica
Esattamente come quando si parla di salute umana, anche in quella canina è necessario chiamare in causa, ai fini della prevenzione dell’obesità, l’importanza dell’attività fisica.
Cerca di includere nella tua routine quotidiana un congruo tempo dedicato sia alla camminata, sia al gioco all’aria aperta. Se hai la fortuna di vivere vicino al mare, dopo aver chiesto consiglio al veterinario puoi optare per il nuoto, una disciplina che il cane è in grado di approcciare e che permette di coniugare divertimento e controllo dell’aumento ponderale.
Obesità nel cane: non è sempre questione di eccessi a tavola
Quando si parla di obesità del cane, è bene ricordare che sì, la prevenzione attraverso il movimento e la sana alimentazione fa la
differenza, ma che possono esserci, alla base, delle problematiche che non dipendono dallo stile di vita.
Tra queste figura l’ipotiroidismo. La scarsa produzione di ormoni tiroidei ha diverse conseguenze sull’organismo. Una delle principali è il rallentamento del metabolismo (cosa che accade anche nell’uomo).
Nella maggior parte dei casi, l’ipotiroidismo è una problematica che si palesa nei cani adulti (in media, il 95% dei casi). Il restante 5%, invece, vede in primo piano cani che soffrono di una tipologie di ipotiroidismo congenita.
Decisamente bassi, invece, sono i numeri dell’ipotiroidismo causato dagli scarsi dosaggi di iodio.
Un altro problema che può provocare, anche a fronte di attenzione alla qualità dell’alimentazione, l’insorgenza di quadri di obesità del cane è la sindrome di Cushing.
Questa condizione si contraddistingue per un eccessivo aumento dei livelli di ormone cortisolo, che agisce in maniera molto simile ai farmaci a base di cortisone.
Viene diagnosticata, non con semplicità, attraverso esami come l’ecografia e la risonanza magnetica.
Redazione Pressa
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