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Piano pandemico globale OMS: l'Italia si astiene

Piano pandemico globale OMS: l'Italia si astiene

Con il governo italiano anche altri 10 paesi membri. L'Italia aveva già ottenuto che il piano prevedesse che i poteri dell'OMS non potessero superare i poteri dei singoli Stati


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Dopo anni di negoziati e numerose revisioni, il tanto atteso piano globale pandemico dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) prende forma, ma senza il sostegno di 11 Paesi membri, tra cui l'Italia.
L'Assemblea mondiale della sanità, riunita a Ginevra, ha dato il via libera al documento con 124 voti favorevoli e 11 astensioni, ma il percorso verso l'entrata in vigore è ancora lungo e richiederà ulteriori accordi e documenti. La necessità di un piano coordinato per affrontare future emergenze sanitarie è emersa con forza durante la pandemia di Covid-19, sottolineando l'importanza di una strategia globale costruita “in tempo di pace” per garantire una risposta tempestiva ed efficace a nuove minacce sanitarie.
L'Italia, insieme ad altri 10 Paesi tra cui Iran, Israele, Russia, Slovacchia e Polonia, si è astenuta dal voto in Commissione, mantenendo una posizione di cautela rispetto ad alcuni punti chiave del documento. Una delle richieste principali del governo italiano riguarda la tutela della sovranità nazionale: il piano pandemico dell'OMS non prevede infatti l'imposizione di misure come vaccinazioni obbligatorie o restrizioni delle libertà personali, confermando che nessuna disposizione potrà prevalere sui poteri degli Stati membri.
L'approvazione dell'accordo rappresenta un passo avanti nella costruzione di una rete globale di risposta alle pandemie, ma il percorso diplomatico è tutt’altro che concluso. Gli Stati dovranno continuare a negoziare per definire i dettagli attuativi di un piano che mira a proteggere la salute pubblica senza compromettere l'autonomia decisionale dei singoli Paesi. L'Italia, pur non opponendosi al progetto, resta dunque in una posizione strategica di osservazione, pronta a far valere le proprie istanze nei prossimi sviluppi.

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Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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