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'Rispetto alla vostra richiesta di intervista all'assessora Anna Maria Vandelli sulla situazione dell'ex pro-latte, si precisa che al momento non abbiamo aggiornamenti in merito all'area, che è di proprietà privata, tali da consentirci di rilasciare dichiarazioni'.
Questa è la risposta fornita dall'ufficio stampa del Comune di Modena alla nostra richiesta di informazioni ed aggiornamenti sul futuro urbanistico, dall'area ex industriale compresa tra le vie Finzi, Gerosa e strada Canaletto. Qui dove tra degrado e rifiuti e i nascondigli di un ex capannone industriale dove ogni notte trovano rifugio tossicodipendenti, spacciatori e prostitute che animano la zona, è da anni presente un'enorme discarica a cielo aperto, in costante aumento nelle quantità che copre almeno 10 dei 14mila metri quadrati sui quali si estende l'area dell'ex pro latte.
Per questo il presente ed il futuro urbanistico dell'area, esclusa da tutti i progetti, non ultimo quello del progetto periferie che riguarda proprio l'area circostante, è importante, anzi prioritario, anche sotto l'aspetto dei rischi ambientali rappresentati.
Perché all'interno, più volte segnalati e denunciamo, troviamo lana di vetro, isolanti di ogni tipo, gomme, pneumatici macerie da demolizioni a perdita d'occhio, estintori, bombole. Rifiuti ammucchiati da almeno 10 anni ma in continuo aumento.
L'area, di proprietà privata, già inserita nel piano di riqualificazione della fascia ferroviaria che il comune lanciò nel 1999, avrebbe dovuto ospitare residenze e un piccolo parco urbano, attraversato da una pista ciclabile che avrebbe collegato l'area dell'ex mercato alla zona Sacca.
Tutto rimasto fermo, tra crisi, cambi di proprietà, fallimenti delle società che avrebbero dovuto costruire e nell'impossibilità dichiarata dall'amministrazione (anche per voce dell'assessore Guerzoni interpellato anche di recente sul potenziale impatto di una discarica così ampia a pochi metri dalle case e da un parco dove giocano i bambini), di individuare i responsabili dell'area. Conferma arrivata oggi dall'Assessore all'urbanistica Anna Maria Vandelli che in tre righe demolisce ogni speranza di trovare risposta in tempi brevi. Sia sul piano della riqualificazione urbanistica di un'area che lo sviluppo di questi anni ha portato ad essere sempre più centrale, sia sotto l'aspetto ambientale, legato alla presenza di quella che a tutti gli effetti sembra essere la più grande discarica abusiva a cielo aperto della città. A pochi metri e a vista d'occhio dal parco dove giocano i bambini.