C'è chi le bufale le crea ad arte per raccogliere click, like e guadagnarci attraverso la pubblicità (una notizia falsa ma clamorosa, vista da 500 mila persone può portare 1.000, 1500 euro in un paio di giorni), e chi le bufale ed i loro autori, le scova. David Puente, ospite alla festa provinciale dell'Unità per parlare di Fake News, è uno di questi. Ha scovato e denunciato gli autori di fake news, generatori di notizie false e clamorose a raffica, credibili, o incredibili, al punto da trarre in inganno e strapparre click anche ai naviganti più scaltri. Giovani compresi, tra i quali molti non utilizzano (o non utilizzano più) facebook e sono attivi soprattutto su Snapchat, o Instagram. Dove si crede che le fake news non abbiamo cittadinanza. Sbagliando. Perché ormai chi genera fake news lo fa quasi di mestiere, così come David è diventato un mestiere scovarli. Senza sostituirsi alle forze dell'ordine preposte al controllo della rete alle quali - afferma David - bisogna sempre rivolgersi per denunciare comportamenti scorretti. Anche perché, in fin dei conti, l'inganno o la truffa che si possono nascondere dietro alle fake news rappresentano gli stessi rischi e le stesse minacce della quali si può rimanere vittima nella vita reale, di cui la rete internet costituirebbe solo un prolungamento, uno strumento in più a disposizione. Ed è anche per questo che per David Puente non c'è bisogno di nuove leggi per la rete .
David Puente
David Puente, cacciatore di bufale

Scova le fake news e i loro autori. Per lui è diventato un mestiere, e ci spiega perché vengono create e come anche i più scaltri possono cascarci
Scova le fake news e i loro autori. Per lui è diventato un mestiere, e ci spiega perché vengono create e come anche i più scaltri possono cascarci
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