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Modena per la Palestina: oltre 2.000 in piazza per un presidio nel cuore della città

Modena per la Palestina: oltre 2.000 in piazza per un presidio nel cuore della città
Modena per la Palestina: oltre 2.000 in piazza per un presidio nel cuore della città

Corteo dalle ore 14 per richiamare l'attenzione, anche del Popolo del festival della filosofia, sulla tragedia di Gaza

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Un fiume di persone, almeno 2000 in corteo, ha attraversato oggi il centro di Modena in manifestazione a sostegno del popolo palestinese. Organizzato raggruppamento di sigle associazionistiche sindacali che prende il nome di Modena per la Palestina. A partire dalle 14:00 in partecipanti si sono radunati in Piazza Torre per prendere parte al presidio “Gaza muore, disertiamo il silenzio”.
L’evento, organizzato in concomitanza con il Festival della Filosofia, ha voluto richiamare l'attenzione sulla questione palestinese nel cuore del dibattito culturale cittadino. I manifestanti, hanno sfilato tra le vie del centro con kefieh, bandiere, strumenti musicali e pentole per “fare rumore” e rompere quello che gli organizzatori hanno definito “il silenzio assordante sulla tragedia di Gaza”.
Poco prima dell’inizio della lezione magistrale in Piazza Grande, alle ore 14:40, il corteo ha fatto il suo ingresso nella piazza, colorandola di rosso, verde, bianco e nero.

La rete di Modena per la Palestina


L’iniziativa è stata sostenuta da una vasta rete di realtà associative, sindacali e politiche locali, tra cui BDS Modena, ARCI, CGIL, Casa per la Pace Odv, Rifondazione Comunista, SI Modena, AVS Modena, il M5S Modena, e molte altre.
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Presente anche l’Unione delle Comunità Islamiche di Modena, a testimonianza del coinvolgimento diretto della comunità musulmana cittadina.
“Abbiamo scelto questo momento e questo luogo simbolico per far sentire una voce diversa, quella di chi non si rassegna di fronte alla distruzione e alla morte che colpisce quotidianamente Gaza,” ha dichiarato un portavoce di Modena per la Palestina. “Non vogliamo restare in silenzio mentre si consuma una tragedia umanitaria. La cultura, la filosofia, devono essere strumenti di consapevolezza e responsabilità”.
L’azione ha suscitato reazioni contrastanti anche tra il pubblico del Festival: alcuni spettatori hanno accolto il flash mob con applausi, altri con evidente disagio. Tuttavia, il clima è rimasto composto e non si sono registrati momenti di tensione.
“Modena oggi ha scelto di non voltarsi dall’altra parte,” ha affermato una studentessa presente al flash mob. “Vogliamo che anche qui si parli di Gaza, non solo nelle breaking news quando cadono le bombe, ma ogni giorno, finché non finirà l’oppressione”.
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Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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