La tensione cresce. Inizia a piovere forte. Viene concesso ad un camper con 5 perone a bordo di uscire. E' uno dei primi. Un'auto non autorizzata, che segue il camper, tenta di approfittare della scia e al corridoio concesso al camper per uscire- L'auto accelera e si fa strada tra la folla e un primo blocco di Polizia e Carabinieri. Credendo di avere conquistato ormai l'uscita, accelera ulteriormente supera il camper ma si trova davanti il secondo blocco di Polizia con mezzi e unità in tenuta antisommossa. Uno di questi viene colpito dall'auto il cui conducente pare non avere intenzione di fermarsi.
A bordo dell'auto un ragazzo e una ragazza. Al camper che a quel punto segue lentamente, viene ulteriormente sbarrata la strada da un mezzo della Polizia con il quale collide, andando ad urtare una terza auto di un altro partecipante che tenta di uscire superandolo a destra. Vengono usati i manganelli battuti sui parabrezza per intimare lo stop. Ma se dal camper gli occupanti rispondono all'ordine e scendono, senza opporre resistenza, il ragazzo alla guida dell'auto tentenna, si oppone e spinge gli agenti a prelevarlo con la forza insieme alla ragazza. Per lui scatta subito il fermo di Polizia.
Di fronte a tale situazione molti partecipanti, piuttosto di farsi identificare o di sottoporre a verifiche il mezzo, desistono, inseriscono la retromarcia e rimangono all'interno. Vedendo ormai la situazione in XXV luglio compromessa, provano ad evitare i controlli uscendo in blocco dall'accesso su via resistenza. Tutto inutile. In questo caso sono i lacrimogeni a vanificare il tentativo. Nel frattempo, alla spicciolata, molti escono regolarmente ma diversi, forse per non essere sottoposti a controlli, escono scavalcando o rompendo le recinzioni che dividono l'area dalle aziende. Sono le ore 22, quando la situazione si calma. Relativamente. All'interno si calcola siano rimaste 1000-120 persone con 200 mezzi circa. Si prospetta una terza notte di presidio. Una situazione che fa tornare indietro le lancette dell'orologio. Il rave che si doveva concludere questa sera con il deflusso dei partecipanti in realtà continuerà a portare conseguenze per tutta la notte e almeno fino alla mattina. Mettendo in difficoltà un intero quartiere industriale dove migliaia di persone si recheranno al lavoro.
Gi.Ga.



