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Nessun progetto per la messa in sicurezza per piene centenarie né per il bacino del fiume Secchia né per quello del Panaro e, in generale, per l'intero nodo idraulico della provincia di Modena, uno dei più critici in Italia. Nessun progetto a lungo termine, nonostante le relazioni tecniche sempre più accurate e aggiornate con sofisticati modelli matematici suggerissero da tempo la necessità di adeguare ad un livello di sicurezza più alto (con riferimento TR200), rispetto a quello attuale (TR20 per quello del Secchia e TR 50 per quello del Panaro), il sistema.
Il fatto di non avere nemmeno progetti per la realizzazione di opere per la gestione di piene centenarie a livello tale da essere finanziati, unito al fatto che anche l'alluvione della Romagna è emersa, alla luce di analisi e ricostruzioni con modelli matematici fatti da scienziati e docenti come il professor Orlandini di Unimore, come evitabile almeno per parte dei suoi effetti devastanti, con opere e manutenzioni adeguate anche a piene di portata piccola o media, apre interrogativi sulle responsabilità politiche importanti e che dovrebbero esigere una riflessione per orientare anche la ricostruzione. Per prevenire meglio e non ripetere gli errori, anche grandi, del recente passato...
Ma intanto mangiamoci su.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>