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Non solo Aemilia. Mentre a livello nazionale si è aperto il dibattito sulla possibilità di vendere i beni confiscati alle mafie anche ai privati (l'articolo 37 del Decreto sicurezza la liberalizza prevedendo sulla carta rigorosi controlli a garanzia che il bene non torni alla criminalità) e a pochi giorni dalla chiusura del primo grado del processo alla Ndrangheta nella nostra Regione con condanne per 1200 anni e un patrimonio enorme di beni confiscati, oggi a Bologna era presente un personaggio-simbolo della gestione virtuosa dei beni confiscati.
Si tratta di Luciano Modica, amministrazione giudiziario di Geotrans, azienda catanese confiscata alla mafia. Uno dei pochi esempi di azienda ancora in vita dopo essere stata strappata alla criminalità organizzata. A fianco di Modica, Cinzia Franchini che contribuì insieme a Coop Alleanza 3.0 a trovare importanti commesse fuori dalla Sicilia che consentissero a una Geotrans isolata di rialzarsi.
Geotrans è di fatto l’unica azienda del settore dell'autotrasporto sopravvissuta all’amministrazione dello Stato in seguito al sequestro e confisca. Si tratta di una azienda fino a pochi anni di proprietà del boss mafioso Vincenzo Ercolano del clan Ercolano-Santapaola e condannato in primo grado poche settimane fa a 15 anni al processo Caronte. Geotrans associata, quando era ancora in mano al clan, ad un consorzio di servizi di emanazione della Cna-Fita, venne estromessa dalla stessa Franchini dalla stessa associazione (nonostante resistenze, querele e diffide) per poi essere riassociata una volta entrata nel circuito della legalità con Modica.
Il punto era ed è che la legalità da sola nel mondo imprenditoriale siciliano non bastava. Anzi diventò un fardello per l'amministratore giudiziario Luciano Modica che fece un appello disperato, denunciando la mancanza di commesse e denunciando come i clienti della Geotrans del boss non fossero disponibili ad affidare trasporti alla nuova Geotrans.
Una richiesta d'aiuto che venne portata sul tavolo di Coop Alleanza 3.0 dalla stessa Franchini e da alcuni sindacalisti allora iscritti alla Cgil. Il presidente Adriano Turrini accettò la sfida di offrire lavoro a quella azienda (poi rivelatasi competitiva sul mercato e quindi vantaggiosa anche per Coop) e iniziò in questo modo il nuovo corso. Iniziarono ad arrivare commesse, trasporti e clienti fuori dal contesto siciliano che consentirono alla Geotrans di mantenere alle proprie dipendenze tutti i lavoratori assunti e di crescere acquistando nuovi mezzi.
Una storia che in questa breve intervista doppia viene ripercorsa dallo stesso Modica.
Giuseppe Leonelli
Giuseppe Leonelli
Direttore responsabile della Pressa.it.
Nato a Pavullo nel 1980, ha collaborato alla Gazzetta di Modena e lavorato al Resto del Carlino nelle redazioni di Modena e Rimini. E' stato .. Continua >>