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L'Emilia-Romagna non ha mai conosciuto numeri così grandi di occupazione povera, quella costituita da persone che percepiscono annualmente una retribuzione intorno agli 8.145 euro. Soglia che definisce chi è contestualmente percettore di reddito e allo stesso può essere disoccupato. Si tratta di un mondo molto ampio che non conosciamo esattamente e nel quale c'è una parte non indifferente di coloro che percepiscono come retribuzione oraria un valore inferiore a 6,50 euro l'ora.
Insomma se Modena e Bologna, che insieme fanno il 40% degli abitanti della Regione, trainano la ripresa dell'occupazione post-covid per un 60%, i numeri nascondono una realtà sociale e lavorativa di cui, qualitativamente parlando, è difficile essere entusiasti. Si tratta di quel mondo fatto di part-time diffuso nelle cooperative di pulizia e non solo, e nel quale è anche difficile entrare.
E' lo scenario descritto da Paola Cicognani, Direttrice dell'Agenzia per il lavoro della Regione Emilia-Romagna durante il recente incontro relativo alle misure riguardanti i nuovi centri per l'impiego ed il Programma Garanzia di occupabilità.
Con l'avvio del Programma Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL) previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), infatti, i Centri per l’impiego faranno nel corso dei colloqui con la persona, oltre che una profilazione quantitativa, una profilazione qualitativa volta a identificarne le caratteristiche, sia in riferimento alla distanza dal mercato del lavoro che in merito a bisogni di natura sociale o sanitaria. Il fine è inserire il cittadino in uno dei quattro percorsi previsti dal programma GOL ('reinserimento occupazionale', 'aggiornamento', 'riqualificazione', 'lavoro e inclusione') scegliendo con lui le misure di politica attiva del lavoro e di formazione professionale più adeguate.
Il colloquio (sia in presenza che eventualmente con modalità online) con l'operatore o l’operatrice potrà durare sino a due ore.
Le persone disoccupate che percepiscono un sostegno al reddito (NASPI, DIS-COLL, Reddito di cittadinanza) sono soggette alla cosiddetta condizionalità, per cui la mancata presentazione, in assenza di giustificato motivo, alle convocazioni del Centro per l'impiego o dei soggetti privati accreditati ai servizi per il lavoro comporterà l'applicazione di sanzioni fino alla decadenza della prestazione di sostegno al reddito.
Nel dare attuazione al Programma GOL, introdotto per accompagnare la ripresa economica dopo la crisi dovuta alle conseguenze della pandemia, la Regione Emilia-Romagna, sulla base delle dinamiche del mercato del lavoro regionale, ha individuato quali potenziali beneficiari persone accomunate da una condizione di fragilità, lavorativa e non: disoccupati percettori di sostegno al reddito, donne, giovani, over 55 disoccupati da oltre 6 mesi, persone con disabilità, lavoratori autonomi che cessano l’attività e lavoratori con redditi molto bassi
Redazione Pressa
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