Complanarina, la grande incompiuta dell'era Sitta

Se ne parlava nel 1994, poi il tracciato fu inserito nel piano regolatore del 2003 e nel 2008 il Consiglio comunale espresse parere positivo al progetto. Con il SI dei Verdi


Il 'Prolungamento della tangenziale complanare sud dalla Nuova Estense al casello Modena sud', la cosiddetta complanarina, è un'opera prevista dall’Accordo siglato il 08/02/2002 tra Comune di Modena, Provincia di Modena, Regione Emilia Romagna, Autostrade S.p.A. ed ANAS per la realizzazione della 4° corsia dell’autostrada A1 da Modena a Bologna.
Sono ormai passati 10 anni dal marzo del 2008, quando il Consiglio comunale di Modena espresse con una delibera presentata in aula dall'assessore alla Programmazione del territorio Daniele Sitta, il parere favorevole al progetto definitivo dell'arteria. il prolungamento della corsia sud della tangenziale di Modena nel tratto compreso tra lo svincolo della Nuova Estense e il casello autostradale di Modena sud. Oggi mozzata a livello dello svincolo che, provenendo da nord (Congnento), si immetta sulla Statale che a sinistra porta verso il centro di Modena e la tangenziale (direzione nord), e a destra porta in direzione Montale (direzione sud)
L'assessore Sitta spiegò, 9 anni fa, che “la futura complanarina costeggerà l'autostrada del Sole quando possibile e devierà o sarà interrata nei tratti più problematici, tra i quali il passaggio a sud di Villa San Donnino – villa Lonardi'.
La soluzione che venne illustrata allora fu scelta tra molte alternative. Nel 1994, quando si fecero le prime ipotesi si ipotizzava un affiancamento all'autostrada, mentre poi alcune varianti vennero studiate per limitare l’impatto paesaggistico e il taglio di poderi. Il tracciato scelto era quello inserito nel piano regolatore nel 2003.
Un progetto che ai tempi incontrò il parere favorevole anche dei Verdi che in consiglio comunale, a nome di tutta la sinistra arcobaleno, fu rappresentato dal volto di Mauro Tesauro: 'Abbiamo soppesato, a proposito delle eventuali alberature che verranno meno, i benefici ambientali che deriveranno alle frazioni come San Damaso.
Il paesaggio sarà comunque ripristinato e gli alberi che dovessero subire danni saranno ripiantumanti. E i benefici sono considerevoli, così come è stata considerevole la tutela di villa Lonardi: non tutti gli impattati hanno avuto la stessa fortuna. È chiaro che, se non troveremo in futuro alternative al trasporto su gomma, anche questa complanarina potrebbe non bastare”.
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