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Co.Mark: l’anno prossimo export delle imprese italiane al +4,5%
La Pressa
Le aziende italiane potranno sfruttare le potenzialità offerte dalla digitalizzazione per sviluppare il proprio business all’estero
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Nelle opinioni degli esperti non ci sono dubbi: pur in uno scenario che presenta tumulti geopolitici e che è influenzato dai rischi del cambiamento climatico, l’export delle imprese italiane è pronto a crescere ulteriormente. E questi commenti non arrivano da soli, essendo accompagnati da recensioni dettagliate sul futuro a breve e medio termine delle vendite all’estero dei prodotti Made in Italy. A presentare le recensioni aggiornate sull’export italiano dei prossimi mesi è stata SACE, nel suo Doing Export Report: oltre a offrire previsioni e commenti sulle potenzialità di crescita, il gruppo controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze suggerisce nelle sue opinioni anche interessanti rotte commerciali per le vendite all’estero dei prossimi mesi e anni.Le recensioni degli analisti registrano una crescita dell’export italiano pari al 3,7% nell’anno in corso, che si consoliderà ulteriormente l’anno prossimo, con un aumento stimato pari al 4,5%. È inoltre interessante individuare nei commenti degli esperti diversi riferimenti alla connessione tra crescita delle vendite oltreconfine e innovazione tecnologica delle imprese, binomio che si ripete in tutti i settori presi in considerazione dal report, dalla manifattura all’agricoltura.
La crescita parallela di digitalizzazione delle imprese e capacità di vendita all’estero conferma le opinioni di Co.Mark, la business unit di Warrant Hub per la consulenza export e marketing. Si pensi per esempio, sottolineano gli esperti di internazionalizzazione, a quanto le attività di marketing automation permettano di ottimizzare i processi di acquisizione dei clienti o a quanto, suggeriscono gli esperti di CoMark, gli strumenti basati sull’intelligenza artificiale possano migliorare il customer service.Come viene messo in evidenza nei commenti di Comark, l’innovazione tecnologica è fondamentale anche a livello di prodotto: come dimostrato dalle recensioni sulle vendite all’estero, l’Italia è attualmente tra i leader dell’export di tecnologie low-carbon, con le vendite all’estero di beni LCT che l’anno scorso hanno raggiunto la soglia di 35 miliardi di euro e che quest’anno dovrebbero crescere ulteriormente dell’11,1%.
Nei commenti alle recensioni vengono inoltre indicati i mercati più promettenti per l’export delle imprese italiane: particolarmente interessanti, come già sottolineato nelle opinioni degli esperti di internazionalizzazione di Co.Mark, sono i Paesi extra-UE e in particolare i Paesi Gate (Growing, Ambitious, Transforming ed Emerging). Queste rotte commerciali oggi valgono 80 miliardi di euro e potrebbero valerne 95 tra due anni; si parla nello specifico dei mercati di Cina, Messico, Singapore, Brasile, Colombia, Turchia, Serbia, Egitto, Marocco, Sudafrica, India e Vietnam. Gli analisti evidenziano infatti l’importanza di queste rotte commerciali per lo sviluppo del Made in Italy: si prevede una crescita del 5,4% per l’anno in corso e del 7% per il prossimo.
Non vanno inoltre trascurate le opinioni positive degli esperti relative all’export di servizi: si stima una crescita media in valore del 4% nel triennio, soprattutto grazie allo sviluppo incessante di tecnologie digitali sempre più avanzate. Le analisi diffuse nel report permettono di guardare al futuro con ottimismo: le aziende italiane potranno infatti sfruttare le potenzialità offerte dalla digitalizzazione per sviluppare il proprio business all’estero.
Redazione Pressa
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