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Come risparmiare quando si scopre di aspettare un bambino

Come risparmiare quando si scopre di aspettare un bambino

Vediamo assieme qualche consiglio pratico per non far soffrire troppo il portafoglio con l’arrivo di un bebè in casa


3 minuti di lettura

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Quando si scopre di aspettare un bambino, si viene letteralmente travolti da un turbinio indescrivibile di emozioni. Nel momento in cui, poi, si razionalizza la situazione, arriva il momento di riflettere su come ottimizzare le spese. Vediamo assieme qualche consiglio pratico - alcuni ti sorprenderanno - per non far soffrire troppo il portafoglio con l’arrivo di un bebè in casa.
 

Concerti che saltano? No problem (e più soldi in tasca)!

Sono tantissime le mamme in attesa che, appassionate di un determinato artista, acquistano il biglietto di un suo concerto con largo anticipo, salvo poi scoprire della dolce attesa e rendersi conto che, nel giorno fatidico, la gravidanza sarà quasi a termine o il piccolo sarà già venuto al mondo.
In questi casi, non bisogna disperare, ma anzi rendersi conto di avere a che fare con un’importante opportunità di... cashback. Esistono infatti portali - uno dei più famosi è Ticketoo - che permettono di vendere biglietto concerto, seguendo l’esempio di numerosi altri fan che, per un motivo o per l’altro, non riescono a vedere la performance live del proprio beniamino.
Si tratta di portali di qualità e dove è possibile gestire il tutto nella massima tranquillità, consapevoli della presenza, alla base di tutto, di una
tecnologia che accerta l’autenticità di ogni biglietto.
 

Prendi subito contatto con una consulente per pannolini lavabili

Con set che costano poche centinaia di euro e possono essere riutilizzati per eventuali futuri figli, i pannolini lavabili sono un’opportunità straordinaria di risparmio, nonché un modo per essere sostenibili.
Prendi contatto, fin dalla gravidanza, con la consulente a te più vicina - dando un’occhiata online, si possono trovare numerose informazioni utili al proposito - in modo da entrare subito in confidenza con il prodotto e da iniziare a capirne le potenzialità.
Con un’ora di consulenza, puoi già portarti notevolmente avanti e spuntare una cosa in meno da fare sulla to do list una volta che sarai diventata mamma.
 

Ai neonati basta davvero poco

Nonostante il bombardamento di marketing che investe qualsiasi donna in dolce attesa, è bene essere consapevoli del fatto che ai neonati serve davvero poco. Quando inizi a fare acquisti, concentrati sui materiali e non sulla quantità.
Quattro, massimo cinque body realizzati in seta biologica vanno benissimo e, in alcuni casi, possono essere utilizzati per diverso tempo perché seguono, grazie a un tessuto flessibile e di qualità eccelsa, la crescita del piccolo.
 

Il girello? Meglio evitare!

I progressi della scienza ci regalano diverse e interessanti opportunità per risparmiare quando si scopre di essere in dolce attesa.
A dimostrazione di ciò basta ricordare che, da diversi anni ormai, i pediatri sconsigliano di acquistare il girello. Come mai? Oltre a favorire un assetto scorretto delle ante, è pericoloso per la sicurezza in casa. Permette infatti al piccolo di arrivare in zone dove sono posizionati oggetti non adatti a lui o in prossimità delle scale.
Evitando il girello, si risparmiano dai 50 euro in su. Altro acquisto che è bene non fare è il carrello primi passi.
Utilizzandolo, infatti, il bambino sposta il baricentro in avanti e si sbilancia. Per aiutarlo a imparare a camminare ci sono diversi altri strumenti a costo - quasi - zero.
Un esempio? Le sedie di casa, che possono essere utilizzate per creare, in salotto o in altre zone, dei fantastici percorsi a ostacoli.
 

Smagliature? Non servono trattamenti costosi!

Ci spostiamo ora con il focus sulla mamma, ricordando che, per contrastare e prevenire un’evenienza molto comune in gravidanza, ossia l’insorgenza di smagliature, non sono necessari trattamenti costosi.
Basta, infatti, utilizzare l’olio di mandorle, possibilmente biologico, già da quando si scopre di essere in dolce attesa. I costi? Meno di venti euro per confezioni che durano diversi mesi.
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