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In autunno i tour migliori in Marocco contro l’overtourism

In autunno i tour migliori in Marocco contro l’overtourism

In Marocco è molto frequente che le strutture ricettive siano sold out, che i voli non siano più prenotabili, che i siti più famosi siano invasi dai turisti


4 minuti di lettura

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Negli ultimissimi anni, il turismo in Marocco è un settore che sta attraversando una forte espansione. Alla fine dello scorso anno, i viaggiatori che hanno scelto il Marocco per le loro vacanze erano più di 15 milioni, un numero mai registrato prima d’ora che inserisce il paese arabo a pieno titolo tra le migliori destinazioni turistiche di viaggio al mondo.
Il turismo è una parte fondamentale dell’economia marocchina, rappresentandone circa il 7% del PIL. Ma se da un lato la crescita di interesse nei confronti del Marocco è un fatto assolutamente positivo a livello economico, culturale e sociale, dall’altro lato causa la crescita di un altro fenomeno che può causare alcuni problemi logistici. Si tratta dell’overtourism, e cioè del sovraffollamento turistico.
In Marocco è molto frequente che le strutture ricettive siano sold out, che i voli non siano più prenotabili, che le località e i siti più famosi siano invasi dai turisti. E questo potrebbe scoraggiare una grossa fetta di viaggiatori che hanno il desiderio di visitare il Marocco ma scelgono un’altra meta per evitare di trovare troppa confusione.
Ma fortunatamente il Marocco è un paese talmente ricco di località che meritano di essere scoperte, ha un patrimonio culturale, paesaggistico e tradizionale come
pochi altri al mondo, la sua ospitalità è leggendaria, dunque non riuscirà mai a smettere di sedurre i viaggiatori provenienti da tutto il mondo né di rinunciare a fargli vivere esperienze di viaggio totalmente immersive.
Sono tante, infatti, le mete in Marocco che è possibile raggiungere per combattere l’overtourism, e in cui non lasciare che il sold out rovini la vacanza a qualcuno.

Visitare il Marocco e restare lontani dall’overtourism

Tra le destinazioni più gettonate del Marocco c’è la città di Marrakech, fino a pochi anni fa preceduta da Casablanca. Il boom di prenotazioni registrato a Marrakech, soprattutto per quanto riguarda la prenotazione dei voli, costringe la città rossa ad essere spesso in overbooking. È difficilissimo prenotare una camera in cui pernottare, un tavolo al ristorante, un biglietto d’ingresso per un museo e molto altro ancora a Marrakech.
Ma, ovviamente, il Marocco non è Marrakech, e ci sono tantissime altre località che si sanno far ammirare e apprezzare riscuotendo un successo che non ha nulla da invidiare a Marrakech. Tra città storiche e imperiali, costiere e dell’entroterra, le bellezze da scoprire e i siti di grande interesse non mancano, soprattutto durante i mesi autunnali.
In autunno, infatti, il clima è più mite, le temperature rigide
non sono ancora arrivate e quelle afose sono ormai passate, dunque sono tanti i turisti che scelgono i mesi tra settembre e dicembre per andare in vacanza in Marocco.
Per fare in modo che dai numeri incredibili del turismo in Marocco si ottengano soltanto benefici e non disagi, i tour operator consigliano ai viaggiatori di prenotare il volo in altri aeroporti oltre a quelli di Marrakech e Casablanca, appunto più affollati. Gli scali aeroportuali del paese sono tanti (Rabat-Salè, Tangeri, Agadir, Al Hoceima, Dakhla, Fès, Essaouira, Errachidia, Laâyoune, Nador, Ourazazate, Oujda e Tètouan) e spalmando gli atterraggi e le partenze in ognuno di questi, è più semplice evitare arrivi e partenze di massa.
Anche perché i tour operator più esperti hanno creato dei tour con ultima tappa a Marrakech, ad esempio, in modo da evitare che in tanti si trovino nella stessa città nello stesso periodo. Spostarsi di località in località senza dover fare lunghe code, o visitare i siti di attrazione senza attendere ore in fila al botteghino e poi dover fare visite veloci per via del caos, è una riduzione dello stress non di poco conto, che in vacanza è sempre meglio tenere lontano.
Stare lontani dall’overtourism è, dunque, forse l’unica soluzione per vivere in tranquillità e totale relax tutte le magnifiche esperienze da fare in Marocco e per accrescere la qualità della vacanza stessa.
Esperienze come quella di fare trekking sulle montagne dell’Atlante, dormire in tenda nel deserto del Marocco, sciare a Ifrane, rilassarsi in un hammam, visitare le popolazioni nomadi e molto altro ancora, hanno tutto un altro sapore se possono essere affrontate con tutta l’attenzione e l’apertura all’arricchimento e alla conoscenza che meritano.

Vacanze in autunno in Marocco: prenota un tour nei villaggi berberi

Tra le chicche che è possibile scovare nello sconfinato patrimonio artistico, culturale, paesaggistico e culinario del Marocco, ci sono i villaggi berberi. Fare un’esperienza di questo genere permette non solo di addentrarsi in luoghi lontani dall’overtourism, ma anche di immergersi nella conoscenza dell’anima più vera del Marocco, che è rappresentata proprio dalle popolazioni berbere.
Ci sono moltissimi villaggi berberi in Marocco, alcuni più caratteristici e altri più famosi, ma in ogni caso tutti interessanti da conoscere, raccontati attraverso gli occhi e l’esempio del popolo Imazighen, nome che significa “uomini liberi”.
Il villaggio di Asni si trova a pochi chilometri da Marrakech, è molto piccolo ma molto rinomato per via del suo famoso souk che si anima il sabato mattina. Il villaggio di Ouirgane, invece, è completamente immerso in uno scenario innevato, molto amato dagli amanti della natura.
Vicino al monte Toubkal, la cima più alta del Nord Africa, sorge il villaggio di Imlil, a 1.740 metri sul livello del mare, che regala uno scenario naturalistico mozzafiato soprattutto durante l’autunno. Gli amanti del foliage resteranno a bocca aperta.
A sud di Marrakech, nel villaggio di Amizmiz, i turisti possono osservare gli artigiani all’opera con la preparazione dell’henné e dell’olio di argan, mentre nel villaggio N’Kob si potranno ammirare le 43 kasbah, ossia le antiche dimore patriarcali, una delle quali, Ait Ben Haddou, è Patrimonio dell’Umanità Unesco.
Entrare a contatto con questi popoli e conoscere la loro storia permette ai turisti di toccare con mano gli usi e costumi berberi, di interiorizzare il valore dell’accoglienza e della condivisione, il tutto lontano dall’overtourism ma pur sempre all’interno di quella meraviglia che è il Marocco.
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