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'Facciamo appello alle istituzioni, dalla Regione al Comune, affinché controllino ed eventualmente garantiscano il rispetto delle regole di organizzazioni e soggetti più o meno improvvisati che pur non avendo dichiaratamente competenze specifiche, e soprattutto certificate gestiscono attività di guida turistica del patrimonio storico e culturale, inserendosi ed operando sul mercato in modo sleale e soprattutto in spregio al lavoro di professionisti certificat,i gli unici in grado di garantire una qualità del servizio'.
Se i tassisti protestano contro Uber, richiamando la concorrenza sleale, e gli albergatori lo fanno nei confronti le piattaforma web modello Airbn, per le guide turistiche certificate, il problema si sta materializzando in un nome: freewalkingtouritalia. Si tratta di una nuova piattaforma web che, in modo non meglio definito, almeno dalle prime informazioni ricavabili dal sito web, offre 'la possibilità sia di garantire luoghi e monumenti (anche quelli più inaccessibili), e di vivere la storia dei luoghi attraverso occhi e parole di guide locali.
Una piattaforma che dopo avere espanso l'attività in importanti città italiane come Torino, Venezia, Lecce e Bologna, è sbarcata a Modena e Nonantola, creando rispettivamente due sezioni dedicate. Una
'L'organizzazione - ci spiega una guida turistica regionale che insieme ad altri colleghi d'Italia si è rivolta a Confguide per segnalare il fenomeno - sembra quanto mai agguerrita con ciceroni dichiaratamente pronti, pur senza garanzia generale di abilitazione, a condurre visite tutti i sabati e le domeniche e addirittura, come dichiarato nel video realizzato lo scorso fine settimana dal portale web modenatoday, prendono prenotazioni per tour enogastronomici ed etnici, anche in lingua anche durante la settimana. Dalla piazza virtuale i ciceroni sono stati visti nella piazza reale, in centro a Modena, sabato pomeriggio, a promuovere i loro tour a teorica tariffa fissa volontaria, da 5 euro, come specificato sul sito'
Diverse guide hanno già fatto segnalazione agli enti nelle loro città, e attraverso il sindacato Confguide hanno chiesto consiglio su come muoversi per tutelare i propri diritti ed il proprio lavoro.
'Purtroppo qui a Modena le visite guidate condotte da chiunque stanno a dir poco dilagando' - afferma una guida certificata.
Chiediamo che le istituzioni, le stesse che ci obbligano lunghi e severi corsi di formazione per ottenere l'abilitazione ad operare come guida professionale e certificata, affrontino il dilagare di forme di attività che portano danno a centinaia di professionisti formati e con esperienza, che pongono al primo posto la qualità e la professionalità e che a fatica si muovono in un mercato difficile.
Siamo in centinaia in tutto il territorio pluridiplomati in Storia dell'Arte e Beni culturali. Perchè non garantire che le opere d'arte, i luoghi ed il patrimonio storico artistico ed architettonico della nostra terra siano raccontati da professionisti del settore? Che hanno fatto sacrifici per esserlo? Finché non si considera la storia e la storia dell'arte come valore tale da doverse essere raccontato e spiegato da professionisti del settore, e non un gioco nel quale chiunque si può improvvisare, ne andrà del lavoro e del futuro non solo di tanti professionisti, ma soprattutto della valorizzazione del nostro patrimonio agli occhi dell'Italia e del mondo'
Gli sviluppi
A seguito a quanto riportato nell'articolo, un referente dell'organizzazione si è messo in contatto con La Pressa, bollando l'articolo stesso come 'diffamatorio'. Abbiamo proposto allo stesso la doverosa (per noi), opportunità di replicare a quanto scritto, offrendo di pubblicare precisazioni e, nel caso un intero intervento.
Ci è stato risposto che l'organizzazione non intende dare spazio, e soprattutto utilizzare lo spazio messo a disposizionne da La Pressa, per qualsiasi intervento o dichiarazione, di essere interessati ad un confronto diretto con le guide certificate che avevano mosso i rilievi e che un commento di merito al nostro articolo sarebbe stato postato non sul loro sito, bensì sulla pagina FB dell'organizzazione. Alla quale, a questo punto, rimandiamo i lettori.
Noi de La Pressa continueremo già da domani (lunedì) ad affrontare la questione che da Modena sta assumendo rilievo nazionale. Coinvolgendo il piano legislativo, normativo ed istituzionale. Attraverso la posizione della Confguide, decisa a prendere posizione sia livello nazionale e locale, del Comune di Modena, che ha sposato le iniziative mettendo a disposizione risorse, e garantendo lo spazio per l'intervento a tutti coloro, primi fra tutti i diretti interessati, che vorranno usufruirne.
Gianni Galeotti