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'Presidente Bonaccini, abbiamo bisogno di scelte politiche forti, ogni giorno che passa è un vero e proprio disastro per il nostro tessuto sociale, il tempo è la variabile che sta determinando il nostro futuro, bisogna agire adesso, le chiediamo di poter aprire tutte le nostre attività, e non solo le manutenzioni, per il 20 Aprile, è una questione di sopravvivenza'.
E' più che un semplice appello, quello inviato oggi al Presidente della Regione dal Vicepresidente di ACIMAC, l'Associazione che riunisce i costruttori di macchine per ceramica. E' una vera propria chiamata al fare presto, prestissimo, quella espressa in una lettera aperta inviata al governatore emiliano romagnolo.
'Stiamo entrando in quella fase dell’emergenza Sanitaria che impone alla politica di prendere decisioni sul nostro futuro con tempi che devono essere più che mai rapidi ed efficaci.
Il nostro settore della Macchine per Ceramica, rappresentato da ACIMAC, è senza dubbio una tipica eccellenza Italiana che con i suoi 7.000 impiegati diretti e con un indotto di altri 14.000 lavoratori nella Sub Fornitura, per un totale di circa 21.000 persone, esportando circa 80% del fatturato complessivo.
Come imprenditori e come Italiani - afferma Lamberti - è nostro dovere urlare alla politica l’effetto disastroso che una chiusura prolungata avrà sulle nostre imprese e sulle vite delle persone che ci lavorano.
I nostri clienti esteri, che hanno le fabbriche aperte non possono più aspettare, hanno già annullato molti ordini passandoli a nostri concorrenti, il mondo non ci aspetta.
Siamo imprenditori, da sempre abbiamo a nostro carico le responsabilità delle nostre Maestranze e certamente siamo pronti a mettere in atto tutte le sicurezze sanitarie che l’emergenza ci impone, ma bisogna aprire le Fabbriche, bisogna farlo al più presto, la politica ci deve dare fiducia!
Ma riaprire le Fabbriche non basterà a salvarci, servono azioni e decisioni concrete anche
sul comparto Bancario e sugli indispensabili finanziamenti enunciati dal governo, stamattina mi ha impressionato parlare con una funzionaria di una nota Banca del nostro territorio che mi ha spiegato che se non cambiano le regole e le burocrazie sarà materialmente impossibile aiutare le imprese, oltre a questo le tensioni legate agli innumerevoli insoluti e sulle incertezze del futuro stanno producendo vere e proprie tragedie su imprese e persone'
Da qui l'appello finale che chiude l'accorata lettera al Presidente Bonaccini: 'Presidente Bonaccini, abbiamo bisogno di scelte politiche forti, ogni giorno che passa è un vero e proprio disastro per il nostro tessuto sociale, il tempo è la variabile che sta determinando il nostro futuro, bisogna agire adesso, le chiediamo di poter aprire tutte le nostre attività, e non solo le manutenzioni, per il 20 Aprile, è una questione di sopravvivenza'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>