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Negli ultimi 4 anni, contraddistinti dalla crisi internazionale, le industrie ceramiche hanno continuato ad aumentare gli investimenti in innovazione e concezione di nuovi prodotti, fino ad arrivare, nel 2016, a destinare ad investimenti in innovazione di prodotto e di processo più del 7% del valore generato. Mai si era raggiunto un valore così alto negli ultimi 15 anni. Ed è anche per questo che la produzione italiana di ceramica, anche negli anni più difficili, è continuata ad aumentare, in quantità (+5,36% dal 2015 al 2016), ma soprattutto in qualità (non solo sotto l'aspetto tecnologico ma anche del design e del 'concetto' espresso), e in fatturato totale (in aumento del 5,86% in un anno, con valori che a fine 2016 si attestavano a 5 miliardi e 417 milioni di euro). Dati lusinghieri che premiano uno sforzo economico che accompagna e sostiene quello concettuale.
La tecnologia nella produzione ceramica consente oggi di riproporre ogni tipo di materiale, naturale ed artificiale, e di rivestirne ogni superficie. Dal legno all'acciaio, dal marmo al cemento armato. Non solo pavimenti, ma intere pareti di edifici, interne ed esterne (i nuovi formati 120 per 240 sono diventati lo standard, insieme al ritorno alle vecchie 'cementine' con decoro effetto marmo delle migliaia di case costruite non solo a Modena negli anni '50 e 60'). Ed è così che la ceramica si trasforma in un'atmosfera, personalizzata e personalizzabile. E il mercato, anche per questo, continua a tirare. L'export verso l'Asia cresce del 6,27% . In crescita, con ritmi solo un pò più lenti ma continui, anche i paesi dell'est e del nord America.
'I nostri prodotti si vendono lo stesso anche se in diversi caso costano il doppio rispetto a quelli di alcuni concorrenti.
- ha affermato Mussini - con un pizzico di orgoglio. E un dato significativo, in tale senso, lo danno alcune slide, che vengono proiettate sullo schermo. L'Italia è seconda, nel mondo, con il 16% di produzione, dietro alla Cina che copre una quota del 32% della produzione mondiale. I termini si invertono quando in quel grafico vengono rappresentate le percentuali del valore generato. L'Italia in questo caso ha la supremazia, rappresentando Il 32% del fatturato mondiale. Segno di una qualità superiore riconosciuta ed apprezzata a da tanti e tale da essere pagata anche il doppio rispetto ai prodotti di fascia alta di altri concorrenti internazionali. Segno del riconoscimento della grande qualità e della bellezza del prodotto offerto.
All'interno del Cersaie non c'è limite alla tecnologia e alla riproduzione di tutto ciò che è naturale ed artificiale, ed è così che con le piastrelle si possono trasformare stanze che diventano officine rivestite da pannelli d'acciaio, così come nell'essenziale di un effetto baita dov'è le piastrelle ricoprono tutte le pareti. Una tale varietà che ormai sfuma il concetto e l'idea di piastrella che si trasforma, in un insieme di design e arredo, direttamente in un'esperienza sensoriale. Da vivere. Al Cersaie.