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Dal Km0 al biologico: come cambia il carrello degli italiani
La Pressa
Gli acquisti di alimenti bio sono cresciuti del 4,4% nel 2020, e del 180% nell'ultima decade
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Le abitudini cambiano, e questa regola vale anche nel settore del food e degli acquisti alimentari. Anche la pandemia ha avuto un suo ruolo cruciale in questo settore, così come l’avvento del digitale, che ha spinto sempre più italiani verso la spesa su Internet. Di conseguenza, oggi analizzeremo alcune delle nuove tendenze che vanno per la maggiore, come le preferenze per il biologico e per i cibi a chilometro zero, oramai grandi protagonisti del carrello degli italiani.
Dal biologico al chilometro zero: la panoramica
Da una panoramica sul settore food, è possibile notare che i cibi biologici piacciono agli italiani, e anche i dati lo sostengono, al punto che gli acquisti di alimenti bio sono cresciuti del 4,4% nel 2020, e del 180% nell’ultima decade. Inoltre, si parla di un mercato con un giro d’affari davvero imponente, che si aggira intorno ai 3,3 miliardi di euro. Non potrebbe essere altrimenti, considerando che l’Italia è la principale protagonista del settore, ovvero il primo produttore in Europa per quel che riguarda l’agricoltura bio. Esistono altri fatti che confermano questa crescita, come l’aumento della superficie dedicata alle colture biologiche, e la presenza di un progetto legge che dovrebbe stimolare ancor di più questo comparto (ma non ancora approvato).
Tornando alla panoramica del settore, è bene sottolineare che anche gli alimenti a chilometro zero riscuotono tantissimo successo in Italia. Questi, insieme ai prodotti bio, vengono preferiti in quanto hanno un sapore più autentico, costano di meno e soprattutto sono sani. Oggi, fra le altre cose, questi prodotti si possono trovare facilmente anche facendo la spesa online, grazie a servizi come Bennet, che consentono di poter scegliere tra vari alimenti sia del mondo biologico che a km0. Infine, è importante specificare che quando si parla di biologico e chilometro zero, si parla di comparti che giovani anche al benessere del pianeta oltre che quello dell’uomo.
La giornata dedicata al biologico
La giornata europea del biologico cade il 23 settembre, e rappresenta la migliore occasione per tracciare una panoramica sul settore, e per programmare i prossimi sviluppi. Come detto, se si guarda all’Italia, si osserva come sia decisamente avanti in questo settore: la crescita del mercato del bio è una realtà sotto gli occhi di tutti, esperti compresi, che non a caso hanno preso la Penisola come esempio virtuoso da imitare.
Inoltre, la giornata del biologico prevede anche un impegno diretto da parte dell’UE, soprattutto per quel che riguarda l’aspetto informativo e promozionale del bio. Durante l’ultima giornata del biologico sono stati tracciati gli obiettivi a medio e lungo termine: nello specifico, lo scopo è arrivare in Italia ad una copertura del 30% di superficie coltivata a biologico entro il 2027. Naturalmente, per poter accelerare questa crescita, è necessario che il governo approvi la già citata legge nazionale sull’agricoltura bio, e la speranza è che questo possa accadere il prima possibile.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>