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Sarebbero gia' una ventina le aziende agricole di grandi dimensioni che 'hanno dovuto annullare i contratti di fornitura con grandi marchi a causa della vicenda della discarica' di Finale Emilia, ora sotto sequestro.
L'allarme lo lancia il presidente di Confagricoltura Modena, Gianfranco Corradi, in una nota diffusa quasi contestualmente all'annuncio della sospensione della Presidente Regionale Eugenia Bergamaschi, candidata nella lista a sostegno di Stefano Bonaccini, favorevole al progetto della discarica.
Una scelta, quella di candidarsi sul fronte del centro sinistra a sostegno del candidato PD, ovvero nello schieramento tradizionalmente alternativo a quello vicino a Confagricoltura, che nel giro di poche settimane ha portato la presidenza regionale dell'associazione e quella provinciale modenese, a viaggiare di fatto su due binari distinti. Fatto sta che la linea dell'associazione a difesa delle aziende della bassa, direttamente o indirettamente danneggiate dalla discarica o anche solo dall'impatto mediatico da questa assunto soprattutto a seguito del sequestro, ora e data da Corradi .
'Si tratta di aziende che partecipano a progetti di filiera d'eccellenza e che danno lavoro a tante persone' - afferma il Presidente provinciale.
Le produzioni agricole di cui parla Corradi 'sono certificate e rispondono a disciplinari specifici e molto severi', quindi 'l'accostamento con l'immagine della discarica e' devastante'. Per Corradi, 'se vogliamo tutelare l'agricoltura non si puo' fare una discarica in aree di produzioni d'eccellenza', dunque 'il progetto di ampliamento impatta in maniera inaccettabile sull'agricoltura, che in quella zona concentra molte produzioni certificate'.
E poi, aggiunge, c'e' 'il rischio idrogeologico: se il 18 novembre la rottura dell'argine del cavo diversivo fosse avvenuta dalla parte opposta la vecchia discarica sarebbe andata in 'ammollo' e ci saremmo trovati i rifiuti per le campagne'.
Sulla questione intervengono anche la Lega e il sindaco di Finale Emilia Sandro Palazzi (appoggiato anche dalla Lega). Per il senatore Gian Marco Centinaio, ex ministro delle Politiche Agricole, la presenza di quella discarica 'mette a rischio alcune coltivazioni', e il risultato, dice, e' che 'le aziende che investono nella produzione di alta qualita' potrebbero farlo altrove'. E la colpa, 'e' del Pd', se 'quella zona rischia di perdere attrattivita': alcune coltivazioni di qualita' sono incompatibili con una discarica', attacca.
Redazione Pressa
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