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'L'energia elettrica in Italia costa l'82% in più rispetto alla Francia, il 78% in più rispetto alla Spagna e il 38% rispetto alla Germania', ha di recente sottolineato Confindustria Lombardia.
'Ci hanno abituato a pagare 250/300 euro a bimestre, come fosse una tariffa normale, per una fornitura media domestica. Francamente non è più possibile. Il modo più semplice per promuovere il fotovoltaico è farsi quattro conti'. Parola di Ugo Rocca, fondatore e amministratore di Resit Srl, società romana di progettazione e installazione di impianti a fonti rinnovabili, e profondo conoscitore del settore. Secondo il quale il potenziamento delle fonti rinnovabili, e in particolar modo del fotovoltaico, non è più procrastinabile.
Ad agosto 2024 il prezzo medio del kWh in Italia è stato di circa 0,131 euro/kWh, mentre è stato di 0,091 in Spagna, 0,082 in Germania, 0,054 in Francia e 0,015 in Scandinavia. I conti del resto sono presto fatti. 'In bolletta- spiega- il prezzo di acquisto per cittadini e imprese del kWh elettrico dalla rete ha un prezzo esorbitante che oscillante da 0,30 a 0,50 euro/kWh comprensivo di tasse e oneri accessori (nel primo trimestre 2025 ha toccato punte di 1,00 euro/kWh). Perchè il costo di produzione di un kWh prodotto con fotovoltaico viene riconosciuto solo a 0,065-0,1 euro/kWh? Autoprodursi l'energia elettrica con il fotovoltaico conviene tantissimo e la produzione di energia pulita andrebbe incentivata e semplificata. Per fare un esempio, se oggi una famiglia installa un piccolo impianto fotovoltaico domestico di circa 6kW, sul tetto, con un costo ormai di circa 6-7.000 Euro, questo impianto produrrà, a seconda dell'insolazione, circa 7000-7500 kWh/anno; si risparmierebbe alla fine in bolletta circa 2.000 euro l'anno. E in poco più di 3-4 anni il costo dell'impianto, destinato a durare fino a 30 anni, verrà ammortizzato'. 'Evidentemente non c'è storia- sottolinea Rocca- e i numeri sono ancora più interessanti per gli impianti più grandi, sui tetti dei capannoni industriali, o sui grandi terreni'.
Redazione Pressa
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