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'Se sommiamo i due settori (ceramica e arredo bagno, ndr), che sono presenti, oggi la somma dei fatturati è di 5,9 miliardi, di cui l'86% derivato dall'export'. E' uno dei macro-dati forniti oggi dal Presidente Confindustria Ceramica Giovanni Savorani nel corso del convegno inaugurale del Cersaie, il suo primo Cersaie dopo l'insediamento di alcuni fa alla guida dell'Associazione che riunisce e rappresenta i grandi player dell'industria ceramica, quelli che formano un comparto da 22.600 dipendenti in costante aumento e capace di smuovere un volume di investimenti che nel 2017 hanno raggiunto il 9,3% dei fatturati.
Dati che appunto confermano la forza di un comparto che si basa su un pilastro fondamentale, quello dell'export. Al quale è dedicata (visto anche le piccole dimensioni e la stagnazione pluriennale della domanda interna), la quasi totalità della produzione.
Una produzione che ha mantenuto qui, in Italia, ed in particolare nel compresorio della ceramica modenese la sua base, che da anni è tornata a crescere e che si è contestualmente innovata anche sotto l'aspetto dell'impatto ambientale, tema al centro del convegno inaugurale alla presenza del Presidente di Confindustria Boccia e del Presidente dell'europarlamento Tajani. Tanto che - afferma Savorani 'l'aria è più pulita nelle nostre zone di produzione che in quelle abitate, le malattie respiratorie sono inferiori alla media regionale e negli ultimi quattro anni l'incidenza degli infortuni si è abbassata del 23%'.
'Ma per continuare sul sentiero della crescita sostenibile - sottolinea il Presidente Confindustria Ceramica - ci sono alcuni temi su cui lavorare, a partire dalla formazione. Per tenere alta la produttività dobbiamo tenere alta la formazione dei giovani.
Per questo abbiamo interpellato i magnifici rettori delle università di Modena Emilia di Bologna e le scuole del territorio, per far sì che si sviluppino dei percorsi sulla ceramica. Chiederemo alla regione di aiutarci a coordinare l'iter per il percorso di studi'. Da qui Savorani lancia un'appello più generale al sistema paese e alle sue componenti: 'C'è bisogno di lavorare come sistema. Serve un'iniezione di fiducia da parte del Paese, tutti devono perseguire la loro mission e tenere presente che nel nostro settore abbiamo un export altissimo e dobbiamo puntare a non abbassare questo valore, perché i danni sarebbero per tutti'.
Poi il presidente passa agli aspetti più critici che dal suo punto di vista incidono sullo sviluppo del settore: la Direttiva Europea Emission Trading che - dice - 'rischia di penalizzare le aziende che investono di più e poi la legge sui concordati preventivi che introduce forti distorsioni concorrenziali'
Redazione Pressa
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