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Sono in media 15.000 le denunce di infortunio all'anno in provincia di Modena, con 15 morti, e centinaia di casi di menomazione a diversi livelli con conseguenze spesso permanenti. Come lo sono gli effetti delle malattie professionali. Per queste i dati della provincia di Modena, aggiornati al 9 giugno dall'Inail sono preoccupanti. Registrano infatti un +23%. Riguardano soprattutto l'apparato muscolo scheletrico. Ernie discali, in particolari, ma anche tumori. Questi ultimi soprattutti in agricoltura, conseguenti all'esposizione al sole. Il quadro è stato tracciato da esperti del settore, specialisti nelle aree in cui il fenomeno deve essere gestito e, se possibile, anticipato con una buona prevenzione. Un tema fondamentale. Basta considerare che dai 3000 controlli svolti in un anno dal dipartimento di prevenzione dell'Ausl di Modena, sono emerse irregolarità nel 20% dei casi.
I settori più critici quelli dell'edilizia e dell'agricoltura dove le carenze si sono registrare rispettivamente sul fronte della carenze delle misure di sicurezza riguardanti le cadute dall'alto e nella sicurezza dei mezzi utilizzati. Gli esperti si sono riuniti in un incontro che si è svolto a San Damaso di Modena, organizzato dal Consiglio provinciale consulenti del lavoro di Modena intitolato ‘Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro'. Con l'analisi dei dati nella Provincia di Modena, e con ipotesi del sistema di prevenzione e controllo.
Davide Talassi, Presidente del Consiglio dell'Ordine Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Modena, organizzatore dell'evento, ha aperto i lavori rilanciando dell’importanza della conoscenza e diffusione del tema della sicurezza nei luoghi di lavoro come elemento qualificante nel rapporto fiduciario tra consulenti del lavoro e imprenditori. 'Bisogna fare capire agli imprenditori che la sicurezza non è un costo ma un investimento.
“E’ molto importante - dichiara Davide Talassi - il collegamento tra la cultura della sicurezza e il ruolo degli imprenditori, che sono coloro che possono far capire all’impresa che adeguarsi alle norme di sicurezza rappresenta un risparmio di costi ma non solo. Vuol dire, inoltre, avere un ambiente di lavoro più salubre e lavoratori più soddisfatti, creando le condizioni affinché non avvengano gli infortuni che purtroppo ancora oggi sono numerosi. Nel 2023 sono stati 5500, è vero che sono diminuiti rispetto al 2022 ma si può e si deve migliorare da questo punto di vista”.
Raffaele Delli Carri, Direttore Sanitario e Dirigente Medico Legale Inail Modena, ha affrontato l’analisi dei dati relativi agli infortuni in provincia di Modena e misure di incentivazione alla riduzione dei rischi.
Davide Ferrari, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica Ausl Modena, ha svolto una analisi dei dati relativi all'attività di vigilanza svolta nell'ultimo anno: tipologia di controlli, irregolarità riscontrate, sanzioni comminate e criticità più ricorrenti, orientamenti futuri per la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro. 'I settori più esposti in relazione agli indidenti mortali rimangono edilizia ed agricoltura. In quest'ultimo caso si tratta spesso di incidenti relativi all'uso dei mezzi, soprattutto trattori, mentre in edilizia rimangono molti casi di cadute dall'alto'.
Fabio Braglia, Presidente della Provincia di Modena, ha tratteggiato il punto di vista delle istituzioni locali sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro e Paolo Lutti, Presidente di Adifer Emilia, la sicurezza sul lavoro come opportunità di crescita per le aziende sia in termini di reputazione che come volano economico.
‘La cultura della sicurezza nei posti di lavoro - afferma Paolo Lutti - si diffonde raccontandola, è un fattore che manca nel nostro territorio ma anche in quello interprovinciale e nazionale. E’ un tema da far conoscere assolutamente, per questo motivo è stato organizzato un incontro con i consulenti del lavoro in quanto sono le figure chiave avendo un rapporto stretto con imprenditori e lavoratori. E’ fondamentale spiegare non solo cosa serve per essere in regola, ma anche quali sono le grandi opportunità legate al mondo della sicurezza. Attraverso i consulenti del lavoro, il nostro obiettivo è quello di fare una mappatura della sicurezza all’interno delle aziende in modo tale da acquisire consapevolezza. C’è sicuramente tanto da fare, noi vogliamo far emergere quali possono essere le criticità e trovare i punti da migliorare’.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>