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Bene, ma non benissimo. In Emilia-Romagna Forza Italia rialza la testa e già punta le regionali, ma ci sono anche delle scorie interne che pesano nel day after della vittoria nazionale che delinea 'uno scenario impensabile ma reale', analizza il coordinatore regionale degli azzurri in Emilia-Romagna Massimo Palmizio che ora andrà a parlarne direttamente a Silvio Berlusconi. Perche', dice su Facebook, 'Forza Italia avrebbe potuto e dovuto fare di più e spero si possa aprire una sana riflessione interna. Mi rimane la serenità di avere fatto il meglio possibile nonostante i tradimenti di alcuni compagni di partito e nonostante i boicottaggi nei confronti di una collega'.
Palmizio non fa nomi ma le sue parole rimandano al caso scoppiato nel partito pochi giorni fa per via dell'indicazione di voto a favore del bolognese Galeazzo Bignami da preferire, nelle urne a Bologna, a Nunzia De Girolamo (che all'ultimo ha tolto il posto in lista allo stesso Palmizio) con tanto di suggerimento di dare la preferenza ad un altro partito di centrodestra sulla scheda rosa.
Peraltro sotto le Due torri Forza Italia ottiene il risultato peggiore tra quelli dei collegi plurinaminali della regione: altrove il partito viaggia sul 10% sotto le Due torri non decolla oltre il 9%. Bignami dovrebbe comunque farcela ad entrare in Parlamento. Al momento, secondo calcoli provvisori, Fi dovrebbe spedire alla Camera almeno due deputati Michaela Biancofiore dal collegio Piacenza-Parma-Reggio Emilia e Vittorio Sgarbi da Modena-Ferrara, più terzo eletto con il meccanismo dei cosiddetti resti e potrebbe essere Bignami, che pero' potrebbe scattare anche come secondo di Piacenza-Parma-Reggio se Biancofiore fosse eletta in Trentino. Al Senato, invece, Fi dovrebbe fare almeno un parlamentare se non due: in questo caso, Anna Maria Bernini e Paolo Romani. Spera ancora Enrico Aimi.
Redazione Pressa
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