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Sprar: al Comune di Modena 3,2 milioni di euro in tre anni per la gestione di 65 rifugiati e richiedenti asilo

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Soldi del Ministero che si vanno aggiungere a quelli per l'accoglienza degli oltre 1500 richiedenti (che diventeranno 2200), gestiti dalla Prefettura. Simbolo di un'emergenza che diventa strutturale


Sprar: al Comune di Modena 3,2 milioni di euro in tre anni per la gestione di 65 rifugiati e richiedenti asilo
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Per la gestione del progetto SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) che a Modena riguarda l'accoglienza di 65 soggetti stranieri richiedenti asilo, il Comune di Modena riceverà dal Ministero dell'Interno 849.000 euro all'anno per ogni anno del triennio 2017-2019. A questi andranno aggiunti quelli che il Comune verserà direttamente, ogni anno, come compartecipazione al progetto, ovvero 44.712 euro.

Inoltre, sempre dal Ministero, riceverà 224.000 euro all'anno, dal 2017 al 2019,  per l'accoglienza, nell'ambito dello stesso progetto SPRAR, di 10 minori stranieri non accompagnati. In questo caso il Comune di Modena parteciperà con risorse comunali dirette per 11.826 euro.

Finanziamenti in aumento rispetto al precedente triennio (2014-2016), durante il quale il Comune di Modena ricevette dal Ministero 562.100 euro ogni anno per la gestione dell'accoglienza di 50 soggetti, ai quali, solo per l'anno 2016, ne furono aggiunti 96.

600 perché i soggetti da accogliere nel progetto passarono da 50 a 65. Gestiti dal Consorzio solidarietà sociale di Modena titolare dell'appalto fino al 30 giugno del prossimo anno. 

Nel marzo scorso, rispondendo ad una interrogazione dell'MDP in Consiglio Comunale, il Sindaco Giancarlo Muzzarelli dichiarò che nel 2016 'nell'ambito dei progetti Sprar del Comune di Modena, erano stati accolti 102 richiedenti asilo e rifugiati, di cui 43 usciti durante l'anno, e 14 minori di cui tre dimessi in corso d’anno e quattro nuovi arrivi'.

Numeri che si discostano di molto da quelli previsti e finanziati dal Ministero nell'ambito del progetto Sprar ma che, al di la delle spiegazioni di merito (oggetto di futuri approfondimenti), confermano  quanto l'emergenza legata all'accoglienza dei richiedenti asilo sia destinata a durare negli anni. Diventando di fatto strutturale.

Anche perché il progetto nazionale Sprar, al quale il Comune di Modena partecipa dal 2001, è cosa diversa ( che si va ad aggiungere), a quello di cui le cronache quotidiane raccontano relativo per all'accoglienza dei richiedenti asilo (attualmente sono circa 1600 e destinati a raggiungere quota 2.200), arrivati principalmente con i barconi e dirottati dalla Prefettura nei diversi territori della provincia nei cosiddetti CAS, Centri di accoglienza straordinari, gestiti dalla stessa Prefettura di Modena attraverso gli affidamenti alle cooperative (su tutte in termini di numero di assistiti spicca ancora Caleidos), e alle Onlus.

Percorsi differenti di accoglienza ma uniti di fatto nei diritti e nelle opportunità che ai migranti vengono garantiti a Modena. Tra questi quello dell'iscrizione all'anagrafe. Le modifiche apportate in materia dalla legge 46 dell'aprile scorso aprono in fatti la possibilità dell’iscrizione anagrafica dei richiedenti protezione internazionale attraverso l’istituto della Convivenza anagrafica, già in uso, per esempio, per le strutture residenziali per anziani e per le caserme.

Argomento snocciolato recentemente dall'Assessore (il maschile è qui volontariamente usato, come è sempre stato, in riferimento all'incarico ed al ruolo di per sé neutro), Ludovica Carla Ferrari, che rispondendo ad una interrogazione consiliare ha ricordato come i Servizi demografici del Comune di Modena 'non abbiano mai negato richieste di iscrizione anagrafica degli aventi diritto, qualunque sia la loro provenienza, comprese le richieste relative a profughi, richiedenti asilo e beneficiari di protezione internazionale. Anche se esistono casi “sospesi” che riguardano cittadini extracomunitari inseriti nell’operazione Mare nostrum e per i quali si sta attendendo che il richiedente, o qualcuno per lui, specifichi un indirizzo con il quale fare la registrazione'. 

Gianni Galeotti


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Migranti, Rifugiati, profughi, richiedenti asilo: in cosa si distinguono?

Si tratta termini che hanno invece significati differenti, perché indicano status e situazioni giuridicamente diverse.

Migrante:  Viene utilizzato in maniera generica e generale per indicare il flusso di persone in fuga dal proprio Paese che arriva in un altro. Il termine per la precisione indica chi decide di lasciare volontariamente il proprio Paese d’origine per cercare un lavoro e condizioni di vita migliori. A differenza del rifugiato, un migrante quindi non è un perseguitato nel proprio Paese e può far ritorno a casa in condizioni di sicurezza, senza nessun rischio. Migrante ha quindi una connotazione più economica.

Rifugiato: Lo status di rifugiato è sancito e definito nel diritto internazionale dalla Convenzione di Ginevra del 1951, viene riconosciuto a quelle persone che non possono tornare a casa perché per loro sarebbe troppo pericoloso e hanno quindi bisogno di trovare protezione altrove. Il rifugiato è anche chi 'essendo apolide e trovandosi fuori dei suo Stato di domicilio in seguito a tali avvenimenti, non può o, per il timore sopra indicato, non vuole ritornarvi.
Lo status di rifugiato è una condizione giuridica, può quindi essere 'perso', come stabilisce la Convezione di Ginevra.

Richiedente asilo: Il richiedente asilo è una persona che, avendo lasciato il proprio Paese, chiede il riconoscimento dello status di rifugiato o altre forme di protezione internazionale ed è in attesa di una decisione da parte delle autorità competenti riguardo al riconoscimento del loro status di rifugiati.

Profugo:  'Il profugo - indica il dizionario Treccani - è colui che per diverse ragioni (guerra, povertà, fame, calamità naturali, ecc.) ha lasciato il proprio Paese ma non è nelle condizioni di chiedere la protezione internazionale'. Quindi solo lo status di rifugiato è sancito dal diritto internazionale. 


Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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