Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Contestano la decisione dell'Ausl di appaltare per l'estate parte del personale del reparto di ostetricia anche per il timore che questo atto sia il preludio alla chiusura del Punto Nascite. Sono i cittadini che hanno aderito all'appello lanciato solo ieri dal Deputato Lega e Capogruppo a Mirandola Guglielmo Golinelli e sottoscritto anche dall'ammninistrazione comunale presente questa mattina con sindaco e assessore Gandolfi al sit-in organizzato davanti all'ospedale. Ci sono cartelli che i cittadini portano in mano. Alcuni con una croce rossa con cui si evidenzia il no allo 'svilimento del personale interno sanitario' e altri con la spunta verde nei quali il messaggio è per il Si ad 'un vero potenziamento
'Un provvedimento che comporterà una spesa extra di un milione di euro per dieci mesi, ovvero per 5mesi di appalto rinnovabile per 5 mesi e che evidenzia l'obiettivo dello smantellamento del punto nascite cittadino'.
Non solo l'esternalizzazione del personale incrementerebbe la tendenza a dirottare i parti a Carpi o altri ospedali, ma a ciò contribuirebbe l'irrigidimento della casistica per la quale i parti saranno inibiti a Mirandola e l'indicazione annessa al 118 di dirottare le urgenze sull'Ospedale “Ramazzini” di Carpi. In un processo che, come avvenne a Pavullo quando tutti i parti oltre al fisologico iniziarono ad essere dirotatti verso Sassuolo, ridusse drasticamente il numero di parti, scesi in pochi anni insieme al calo naturale delle nascite, sotto la soglia che ne avrebbe decretato il taglio. Che arrivò puntuale con la chiusura del punto nascite nel 2017. Per Mirandola, pur all'interno di un ospedale che come quello di Pavullo è considerato di prossimità, si andò in deroga all'apertura, concessa per altri tre anni.
Oggi si tratta di una sorta di deroga alla deroga, ed essendo i parti sotto i 400 il timore è che il punto nascita possa presto chiudere. L'esternalizzazione del personale non sarebbe altro che un elemento che in qualche modo agevolerebbe un processo già scritto. Una prospettiva inaccettabile anche per realtà associative come La Nostra Mirandola che da anni, con le proprie iniziative benefiche e le proprie raccolte fondi, è riuscire a donare strumenti mezzi e servizi per milioni di euro all'ospedale. 'Noi vogliamo che a Mirandola si continui a nascere e faremo di tutto perché ciò avvenga. Questo ospedale è importante non solo per il punto nascita ma per una popolazione di 90.000 persone' - afferma Paola Bergamini volontaria dell'associazione
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>