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'Tornate nelle fogne', e in Consiglio Comunale esplode la bagarre

'Tornate nelle fogne', e in Consiglio Comunale esplode la bagarre
'Tornate nelle fogne', e in Consiglio Comunale esplode la bagarre

Seduta sospesa, scuse pubbliche e richiami istituzionali dopo una frase rivolta da un consigliere Pd a Fratelli d’Italia. Il presidente: 'Serve rispetto per l’aula'. Il video

Seduta sospesa, scuse pubbliche e richiami istituzionali dopo una frase rivolta da un consigliere Pd a Fratelli d’Italia. Il presidente: 'Serve rispetto per l’aula'. Il video


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Tensione altissima, frasi offensive e seduta sospesa. È degenerata in una bagarre politica la seduta del Consiglio Comunale di ieri, giovedì pomeriggio, dopo che il Consigliere del Partito Democratico Federica di Padova ha pronunciato la frase: 'Tornate nelle fogne', rivolta ai colleghi di Fratelli d’Italia. Una espressione che ha scatenato l’immediata protesta di Fdi e dei gruppi del centrodestra e costretto il presidente del Consiglio, Antonio Carpentieri, a sospendere i lavori e convocare i capigruppo.
 

Tutto era cominciato poco dopo le 18, durante la discussione di un’interrogazione presentata dal consigliere PD Alberto Bignardi, in merito alla legittimità di alcuni manifesti pro-life e anti-aborto affissi in città. La risposta dell’assessore Camporota, ritenuta soddisfacente soprattutto dal centrodestra, aveva confermato la regolarità delle affissioni, sostenendo che, trattandosi di comunicazione sociale, godevano di maggiore libertà espressiva rispetto a quelle commerciali. Tutto confermato da una verifica dell'organismo di controllo deputato appunto a valutare i contenuti delle affissioni in relazione ai regolamenti è alla normativa vigente. Una lettura che è piaciuta soprattutto al centro destra. A partire dal consigliere Luca Negrini che dopo aver chiesto la trasformazione interpellanza necessario per aprire un dibattito di merito, ha espresso la propria soddisfazione sottolineando quanto la risposta di merito 'sconfessasse' di fatto i contenuti dell'interrogazione presentata dal consigliere Bignardi.
 

Il consigliere Negrini ha appena concluso l'intervento quando dalle file del PD, parte la frase incriminata.
Il video ufficiale non la registra chiaramente, ma le reazioni sdegnate dell’opposizione lasciano pochi dubbi: 'Tornate nelle fogne'. Un attacco diretto, che provoca una immediata richiesta di intervento da parte dell’opposizione al Presidente. Il presidente del Consiglio Comunale Carpentieri dispone la sospensione della seduta e la convocazione urgente della conferenza dei capigruppo. Ma la diretta video continua e riprende frasi e animi tesi. Il consigliere Rossini (FdI) ipotizza una querela nei confronti di chi ha pronunciato la frase.
 

Quando i lavori riprendono, è il consigliere Federica di Padova a prendere per prima la parola: ammette di aver pronunciato la frase e si scusa pubblicamente, più volte con i diretti interessati bersaglio delle accuse e con l'intero consiglio comunale. Precisa però di aver ricevuto anch’ella offese verbali, tra cui un “stai buona” proveniente dai banchi dell’opposizione. La tensione si stempera con l’intervento dello stesso Negrini che, al plurale, accoglie le scuse, riconoscendo a sua volta di aver usato espressioni inappropriate. “Mi impegno a non ripeterlo”, ha detto.
Il riferimento è allo 'stai buona'
 

A chiudere la lunga parentesi polemica è stato il presidente del Consiglio Carpentieri, che ha condannato senza mezzi termini la frase “Tornate nelle fogne”, ribadendo l’importanza del rispetto istituzionale e richiamando formalmente tutti i consiglieri al rispetto dell'aula, del Consiglio Comunale e del suo stesso ruolo di presidente in considerazione del fatto che anche in quella seduta si era generato un botta e risposta diretto tra i consiglieri, che aveva bypassato le normali procedure che vedono nel diritto del presidente concedere di volta in volta la parola ai singoli. “Il ruolo del Consiglio merita decoro, anche quando i microfoni sono spenti – ha detto –. Non possiamo permettere che prevalga un clima di scontro permanente”.
 

Il presidente ha inoltre ricordato la lettera inviata settimane fa ai consiglieri, con l’invito a moderare i toni, soprattutto alla luce dei frequenti episodi di tensione registrati nelle ultime sedute di maggio e giugno. Una tregua, quella seguita alla missiva, che sembrava aver riportato la calma, ma che ora appare già un lontano ricordo.
 

Gi.Ga.
Foto dell'autore

Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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