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'Per quel che ci riguarda come centrali cooperative associate e centrali cooperative, noi operiamo verifiche dirette ed escludiamo, salvo casi particolari che emergano, che tra i nostri associati ci siano cooperative spurie o false'. Lo dice Giovanni Monti, presidente di Legacoop Emilia-Romagna e del Movimento cooperativo dell'Emilia-Romagna, in sostanza l'alleanza con le altri centrali, oggi a margine della conferenza della cooperazione di scena in Regione a Bologna. Fin dal primo mattino il clima che tiene banco non e' dei migliori, attorno alla terza torre di viale Aldo Moro dove si tiene il convegno. Pesano i dati diffusi dalla commissione regionale sulle coop spurie ieri sera: il 75% delle 249 cooperative ispezionate negli ultimi nove mesi è irregolare, tenendo conto che i controlli si attivano su segnalazioni e non a campione.
Cosi', si pensa ufficialmente al 'malinteso', per provare a capire.
Si distingue a margine del convegno tra coop associate alle centrali ufficiali e non, anche se ieri sera la nota della commissione era stata chiara su questo singolo aspetto: 'Delle 249 coop ispezionate in Emilia-Romagna nel 2017- si leggeva- 188 sono fuori norma (75%) e la stessa percentuale si riconferma nel primo semestre del 2018. Se si considerano poi le coop non associate alle maggiori realta' di categoria (come Legacoop, Confcooperative e Agci) il dato raggiunge addirittura l'85% (su 163 coop controllate le irregolari sono 140) e tocca il 90% nei primi mesi di quest'anno'. Insomma, anche tra le coop associate risultano irregolarità. Val al punto cosi' Monti: 'Abbiamo letto il dato dalla nota emessa in questo modo: tra le cooperative controllate direttamente dal ministero, perche' non aderenti a nessuna centrale, abbiamo fino al 75-80% di coop che presentano problematiche, alcune serie e altre da verificare, magari'.
Il numero uno di Legacoop insiste quindi: 'Le cooperative spurie sono un tumore, la lotta contro di loro va portata avanti senza indugio. Noi vogliamo fare la nostra parte e siamo gia' in azione da tempo, come mostra il dato dei controlli sugli associati'. Monti apre comunque agli ispettori e precisa: 'Siamo a disposizione della commissione con gli ispettori per analizzare e per capire chi ha compiti, oltre che di prevenzione e di analisi dei dati, di azioni concrete contro le forme cooperative spurie'.
Redazione Pressa
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