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'Seconda dose di Astrazeneca ai soggetti con meno di 50 anni? A Modena, salvo altre indicazioni, procederemo come previsto anche in considerazione del fatto che se i problemi si verificano sono legati alla prima dose. Per quanto invece riguarda gli Open Day, dove la maggior parte dei prenotati è giovane, a Modena Astrazeneca non è mai stato usato e si continuerà a vaccinare con Johson&Johnson con la prospettiva di potere utilizzare, vista la grande disponibilità, con Pfizer, nel momento in cui ci saranno delle limitazioni anche per J&J'.
E' quanto affermato oggi dal Direttore Generale dell'Ausl di Modena Antonio Brambilla nell'aggiornamento settimanale sulla diffusione del contagio e la campagna vaccinale, in risposta alle domande sull'utilizzo di Astrazeneca il cui uso potrebbe nuovamente essere bandito sotto i 50 anni (oggi esiste solo una raccomandazione).
Se in alcune regioni tale vaccino, sconsigliato per giovani, è stato e continua ad essere somministrato negli Open Day, ciò non accade in provincia di Modena dove, come detto, si usa J&J, e dove però sono migliaia le dosi dello stesso tipo somministrate a giovani attivi nel campo del volontariato sociale e sanitario, oltre che al personale scolastico e delle forze dell'ordine. 'Qui nulla cambia rispetto al previsto. Le dosi sono state accantonate e ci sono per garantire tutte le seconde dosi di giugno' - afferma Brambilla che rispetto alla potenziale maggiore pericolosità del vaccino Astrazeneca nelle fasce più giovani della popolazione richiama le parole del professor Locatelli secondo il quale 'chi ha fatto la prima dose farà anche la seconda'
'Anche perché - ha sottolineato Brambilla - i problemi, se ci sono, ci sono con la prima dose non con la seconda. Ma se ci saranno comunque disposizioni diverse ci adegueremo. Sono inoltre in corso studi sulla possibilità di ricevere la seconda dose di un altro vaccino diverso da quello della prima'. Ma siamo ancora, appunto, nel regno delle ipotesi.
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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