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Endometriosi, nel 2022 centesimo intervento in laparoscopia al Policlinico

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In Italia sono affette da endometriosi il 10-25% delle donne in età riproduttiva; la patologia interessa circa il 30-50% delle donne infertili


Endometriosi, nel 2022 centesimo intervento in laparoscopia al Policlinico
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Centesimo intervento in laparoscopia nel 2022 per correggere l’endometriosi profonda intestinale. Questo l’importante risultato portato a termine in questi giorni al Policlinico di Modena dai chirurghi dell’Ostetricia e Ginecologia, diretta dal professor Fabio Facchinetti, e della Chirurgia Generale d’Urgenza e Oncologica, diretta dalla professoressa Roberta Gelmini. Si tratta del frutto di una costante crescita che negli ultimi anni ha portato la Chirurgia generale d’Urgenza ed Oncologica e la Clinica Ginecologica ai vertici nazionali per numeri e risultati raggiunti.

Il notevole risultato è frutto del lavoro di un team multidisciplinare: il dottore Carlo Alboni, Responsabile dell'Ambulatorio endometriosi e dolore pelvico cronico della Clinica Ginecologica con i Colleghi ginecologi dottoressa Marianna Cannoletta ed il dottor Antonino Farulla, insieme con il dottor Nicola Sforza e la dottoressa Francesca Cabry della Chirurgia Generale d’Urgenza ed Oncologica dell'Azienda Ospedaliera-Universitaria Policlinico di Modena che fanno parte del team multi disciplinare.

Fondamentale la costante collaborazione degli Anestesisti del Primo Servizio coordinati dal professor Massimo Girardis.

'L’endometriosi – spiega il professor Fabio Facchinetti – è la presenza di endometrio, mucosa che normalmente riveste esclusivamente la cavità uterina, all’esterno dell’utero. Questo provoca dolore mestruale, dolore nei rapporti sessuali e può provocare infertilità nel 30-40% dei casi. Si tratta quindi di una malattia subdola, con aspetti misconosciuti per la sua complessità, che colpisce la donna, la vita della famiglia, le relazioni sociali. Una patologia che richiede un approccio multidisciplinare che deve coinvolgere diversi specialisti, da quelli ospedalieri a quelli che operano sul territorio, dal ginecologo al radiologo, dall'urologo al chirurgo generale, dall'anatomopatologo all'epidemiologo e allo psicologo'.

In Italia sono affette da endometriosi il 10-25% delle donne in età riproduttiva; la patologia interessa circa il 30-50% delle donne infertili o che hanno difficolta a concepire.

 Le donne con diagnosi conclamata sono almeno 3 milioni. Il picco si verifica tra i 25 e i 35 anni, ma la patologia può comparire anche in fasce d'età più basse. La diagnosi arriva spesso dopo un percorso lungo e dispendioso, il più delle volte vissuto con gravi ripercussioni psicologiche per la donna. Le linee guida nazionali ed internazionali indicano che l’endometriosi debba essere trattata da specialisti di riferimento per ridurre il più possibile il ritardo diagnostico e passare rapidamente all’approccio più indicato ponendo le basi per un idoneo iter terapeutico.

'L’endometriosi profonda con interessamento colo rettale trova indicazione chirurgica solo in casi molto selezionati, quando la terapia medica non risulta efficace. La malattia è benigna ma il quadro clinico che ne deriva può talvolta comportare conseguenze gravi o un impatto così severo sulla qualità della vita da obbligare ad un intervento chirurgico – conclude il dottor Nicola Sforza - L’eradicazione chirurgica dell’endometriosi profonda può però essere molto complessa, soprattutto se coesiste un interessamento multi-viscerale, in particolare del retto. Inoltre, le possibili sequele, naturali o post-chirurgiche, possono sfociare in alterazioni permanenti della qualità di vita che, anche per la giovane età delle pazienti che ne sono affette, sono da considerare particolarmente gravi'.

Redazione Pressa
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