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In Abruzzo, Modena è chiamata al riscatto. Reduci dalla sconcertante prestazione di sabato scorso in casa contro Oriago, i gialloblu hanno il dovere quantomeno di rialzare la testa, per poter affrontare con ritrovato ottimismo il prosieguo del campionato. Compito – va detto – non proprio agevole, al cospetto di un Teramo forte del recente ingaggio del brasiliano Da Silva e sicuramente favorita al fischio d’inizio.
Ciò premesso, Pantarei scende in campo distratta, incapace di gestire una partita che sembra da subito stregata, con la palla che proprio non vuole saperne di entrare. Le percentuali al tiro sono semplicemente imbarazzanti, con un dato che parla da sé: 1 su 8 dai 7 metri. Più degli errori, tuttavia, è l’atteggiamento dei gialloblu a lasciare perplessi. Se infatti su rigore si tirano due pallonetti fuori dalla porta, è poco credibile poi chiamare in causa la sfortuna.
Modena, oggi, è solo Flavio Bonacini. Il portiere gialloblu para con oltre il 50%, annullando Da Silva nel primo tempo (2 su 11 al tiro lo score del brasiliano) e tenendo a galla una squadra che avrebbe meritato un passivo ben più severo. Ma alla fine anche lui deve arrendersi. Pantarei non riesce mai a reagire, e sprofonda meritatamente nella parte bassa della classifica.
Con questi numeri – impietosi a voler usare un eufemismo – è arduo commentare la gara. Le strade percorribili, a questo punto della stagione, sono solo due: lavorare in palestra con maggiore umiltà, costanza e spirito di sacrificio; oppure rassegnarsi ad un futuro di mediocrità su tutti i campi.
Redazione Pressa
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