Tra un like che scappa e un algoritmo che crolla, c’è sempre posto per un sorcio in più
30 ottobre 2025 alle 12:27
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Non so voi, ma io mi son sempore chiesto: quale scienza rappresenta Burioni (e non solo lui)? Insomma, qual è quella scienza che, a suo tempo, ha usato l’immagine del “sorcio”, del “topo” o del “ratto” come insulto, per stigmatizzare chi non si allineava alla narrativa dominante, ovvero i “no vax”? Che poi i no-vax, in fondo erano coloro i quali erano e sono “scettici”, chi poneva e pone ancora domande. Ammettiamolo, chi usa un linguaggio disumanizzante come quello di Burioni non è scienza, ma è sempre stato tipico tipico del potere che ha bisogno di animalizzare il dissenso per sentirsi legittimo. Punto. E così, signori miei, dopo dieci anni a spiegare la scienza ai sorci, il Professor Burioni ha deciso di scendere nelle fogne: dice che era stanco di essere una sputacchiera, ma tranquillo, Prof, dalle mie parti il fango è di casa, e almeno qui la libertà si 'beve meglio'. Benvenuto nel mondo che hai disprezzato, quello dove si disegna, si dubita e si sopravvive, nonostante tutto: tra un like che scappa e un algoritmo che crolla, c’è sempre posto per un sorcio in più. Paride Puglia
Redazione Pressa
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