Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Il primo novembre di ogni anno si celebra la festa di Ognissanti.
Il Martyrologium Romanum dice: 'Si esulta nei cieli mentre in tutta la terra si unisce la Chiesa a questa gioia; i fedeli con la preghiera, domandano di poter imitare nella vita mortale l'esempio dei Martiri e dei Santi, per partecipare al loro trionfo nei secoli eterni, al cospetto della Divina maestà'.
Già i primi cristiani invocavano la grazia di mantenersi forti nella fede e coraggiosi nelle avversità, facendosi 'raccomandare' al Signore da coloro che già avevano testimoniato la fede sacrificando la vita.
Anche oggi come allora ogni comunità onora e venera i Santi come patroni celesti.
Le loro tombe diventano poi centri di culto. I Santi particolarmente illustri diventano centri di più vasta attrazione, quasi Santuari nazionali. Ai Santi locali vengono così aggiunti nella devozione cristiana quelli la cui fama si è molto diffusa: Santi di tutti, invocati da tutti.
Prendono forma i calendari cristiani, nei quali ogni giorno si rammenta una o più nomi di Santi: ognuno di essi ha così la sua festa.
Per quanto sia grande il numero dei Santi che la Chiesa celebra la festa, è certo molto più grande il numero di coloro i quali non si conosce il nome, le virtù, i meriti. Quante anime sante di tutte le età, di tutte le condizioni sociali, presso tutti i popoli.
Onorano i nostri fratelli che con le stesse nostre difficoltà e tentazioni hanno raggiunto il Cielo.
Questa folla immensa che noi oggi festeggiamo, pur passando attraverso le tribolazioni della vita, devono essere per noi di grande consolazione e di incitamento ad imitarli.
Il brano dell'Apocalisse di San Giovanni, nella messa di questo giorno, si legge che 'una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua' è davanti al Trono dell'Altissimo. È prefigurare qui la folla sterminata di Santi noti e ignoti di tutti i tempi.
Anche il Vangelo di Ognissanti, nel Discorso delle Beatitudini ci fa capire che la santità non è cosa per privilegiati, ma indica passò per passo l'itinerario verso la santità percorribile da tutti, in tutti i Tempi.
Buon onomastico a tutti i lettori comunque essi si chiamano Santo.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>