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Oggi 9 ottobre si festeggia Sant'Abramo Patriarca. Abramo è Padre di tutti coloro che credono. La figura del grande Patriarca biblico è la radice non solo della storia Ebraica, ma anche di quella Cristiana e di quella Islamica, attravarso il suo figlio Ismaele. Abramo è divenuto pertanto punto di riferimento dei tre monoteismi.
Abramo, su invito di Dio, esce dalla sua patria, accompagnato da una promessa di discendenza: 'Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle, così sarà la tua discendenza'.
Abramo è vecchio e lo è anche la moglie Sara. Secondo la prassi orientale il Patriarca si unisce alla schiava della moglie, Agar: Ismaele è figlio di Abramo, ma non lo è secondo il disegno di Dio.
La promessa passa attraverso il dono di un figlio (Isacco) all'anziana Sara.
Sopraggiunge però l'ordine Divino di sacrificare quel figlio.
Isacco viene legato, da Abramo, per essere ucciso e rappresenta la fede del Patriarca al suo stadio più puro, senza appoggi umani e prove razionali.
Abramo è pronto a rinunziare a tutto affidandosi solo a Dio e alla sua Parola ed è per questo che il figlio, ricevuto di nuovo alla fine della prova, diventa il figlio della promessa divina, dono assoluto del Signore. La promessa comprendeva anche la terra di Canaan. Anche in questo caso ciò comporta una prova: l'unico possesso territoriale, che Abramo avrà, sarà la grotta sepolcrale di Macpela. Eppure egli continuerà a credere. Dio allora si impegnerà in una Alleanza e donerà la terra e la discendenza al popolo che nascerà dal Patriarca. Morto a 175 anni, Abramo entra nella storia biblica come modello della Fede.
Si comprende anche come Abramo sia diventato l'emblema della vita in Dio.
Il suo disegno ultimo è quello di essere con il suo Signore. La sorte del Patriarca è anche quella di ogni uomo giusto che sarà in comunione col 'Dio di Abramo di Isacco e di Giacobbe'.
Buon onomastico a tutti i lettori che si chiamano Abramo.
Redazione Pressa
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