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La Terapia intensiva del Policlinico si conferma un centro di eccellenza a livello europeo nella ricerca scientifica e nella cura delle infezioni e della sepsi nei pazienti criticiinsieme ad altri sei centri: Barcellona, Roma, Ghent (Belgio), Londra, Utrecht (Paesi Bassi) ed Atene.
Da oltre 15 anni, i medici e ricercatori della Terapia intensiva del Policlinico di Modena, diretta dal professor Massimo Girardis, si occupano di problemi correlati al trattamento dei pazienti con infezioni gravi e sepsi, ottenendo importanti risultati assistenziali e di ricerca riconosciuti a livello italiano ed europeo. Questi risultati sono frutto di un consolidato lavoro di collaborazione che vede coinvolti numerosi laboratori ed unità cliniche di Unimore e dell’Azienda Ospedaliera di Modena quali il Laboratorio di Microbiologia del Dipartimento di Medicina Diagnostica, Clinica e di Sanità Pubblica, coordinato dalla prof.
ssa Monica Pecorari, il Laboratorio di Immunologia, guidato dal professor Andrea Cossarizza, la Struttura Complessa di Malattie infettive, gestito dalla professoressa Cristina Mussini, e l’unità per il di Controllo delle infezioni dell’Azienda Ospedaliera, gestito dalla dottoressa Elena Vecchi, e che vede anche la collaborazione di altre Università Italiane come Firenze, Bologna e Roma.
Questa eccellenza ha portato la Società Europea di Terapia Intensiva (ESICM) a scegliere Modena, insieme ad altri 6 importanti centri Europei, come sede per un programma di perfezionamento sulla gestione delle infezioni e della sepsi nel paziente critico, che ha visto coinvolti 7 medici intensivisti europei provenienti da Regno Unito, Israele, Belgio, Grecia, Spagna e Portogallo dal 4 al 8 Dicembre. Il corso ha visto diverse attività teoriche e pratiche riguardanti la diagnosi microbiologica precoce, la prevenzione delle infezioni, il buon uso degli antibiotici ed il trattamento del paziente con sepsi.
“La scelta dell’Ateneo Modenese e del Policlinico, come sede di un programma di perfezionamento europeo per medici intensivisti, – commenta Massimo Girardis di Unimore- è stata accolta con grande soddisfazione come riconoscimento del lavoro fatto in questi anni a livello internazionale, ma rappresenta anche un importante stimolo per continuare l’attività di ricerca su questa patologia, la sepsi, che solo in Italia è responsabile di oltre 60.000 morti ogni anno. Il nostro gruppo, grazie anche alla collaborazione delle altre unità di UNIMORE, del Policlinico e di altri centri Italiani ed Europei, ha già definito per i prossimi anni una serie di progetti di ricerca che cercheranno di mettere a punto nuove metodiche diagnostiche e nuove strategie terapeutiche per ridurre la mortalità di questa malattia”.
Massimo Girardis, dopo avere coordinato il gruppo di studio su infezioni e sepsi della Società Italiana di Anestesia e Terapia Intensiva, è stato eletto a Settembre come Deputy Chair della Sezione di Infiammazione e sepsi della Società Europea di Terapia Intensiva. Negli ultimi 5 anni, Il gruppo di ricerca da lui coordinato è stato capofila di numerosi progetti di ricerca nazionali ed internazionali ed ha pubblicato oltre 30 lavori scientifici su riviste internazionali ad alto impatto che hanno portato l’Ateneo e l’Ospedale Modenese ad essere riconosciuto come un punto di eccellenza a livello Europeo per il trattamento dei pazienti con sepsi.