La più nota di tali immagini è la Madonna di Pompei, diffusa in tutto il mondo dal beato Bartolo Longo.
Il rosario prende tale nome perché le ave Maria che lo compongono formano un rosaio.
Pio V descrive il rosario come 'Un modo facile e accessibile a tutti di pregare e supplicare Dio e inoltre si venera la Beatissima Vergine con il saluto angelico ripetuto 150 volte secondo il numero dei Salmi di Davide. L'orazione, ad ogni decina di Ave Maria, viene interposta da meditazioni che illustrano la vita di Gesù Cristo'.
Meditando i misteri del Santo rosario, noi impariamo, sull'esempio di Maria a diventare anime di pace, attraverso il contatto amoroso e incessante con Gesù e coi misteri della sua vita redentrice.
Giovanni Paolo ll nell'anno del rosario, da lui proclamato nel 2002, lega tale preghiera alla causa della pace e a un credo pastorale importante di ogni buon evangelizzatore.
Ancora più importante è il suggerimento di proclamare un passo biblico corrispondente così si riconosce la priorità e il primato della Parola di Dio.
Quanto alla distribuzione dei misteri durante la settimana, Giovanni Paolo ll propone di dedicare il lunedì e il sabato ai misteri gaudiosi, il martedì e il venerdì ai misteri dolorosi, il giovedì ai misteri luminosi il mercoledì e la domenica ai misteri gloriosi.
Il Papa inoltre afferma che l'essenza della recita del rosario sta nel contemplare dei misteri di Cristo in compagnia di Maria che ci mettono in comunione viva con Gesù e il cuore di sua Madre.
Il rosario è un prezioso strumento di contemplazione: 'L'immergersi infatti di mistero in mistero, nella vita del Redentore plasma l'esistenza'.
A Giovanni Paolo ll preme dare suggerimenti affinché la corona del rosario venga protetta dal diventare un 'oggetto magico', ma uno strumento di gioia da usare insieme a Maria.
Il nome di Rosaria s'impone alle bambine, con quello di Rosario dato ai bambini per devozione alla Madonna del Rosario. Buon Onomastico a tutti i lettori e le lettrici che portano questi bellissimi nomi.