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Come funziona la sinterizzazione del metallo e quali benefici offre

Come funziona la sinterizzazione del metallo e quali benefici offre

La sinterizzazione è una lavorazione che già in passato veniva utilizzata per trasformare le polveri


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Non si tratta di un’innovazione così recente: la sinterizzazione è una lavorazione che già in passato veniva utilizzata per trasformare le polveri ma grazie all’innovazione la metodologia è diventata una valida alternativa ai sistemi tradizionali di stampaggio e fusione.
 

Cos’è la sinterizzazione del metallo

La sinterizzazione metallo duro è una lavorazione che attraverso l’uso di polveri (metalliche ma non solo) sfrutta il riscaldamento per la compattazione, dando vita a pezzi con una forma definita e caratteristiche fisiche incredibilmente performanti.
L’attività poliedrica e versatile trova spazio in vari settori industriali, distinguendosi per l’abilità di produrre componenti geometricamente complessi.
 

Come si fa la sinterizzazione del metallo

Questi sono gli step che vengono eseguiti durante la sinterizzazione:
-Selezione della lega metallica. La prima scelta richiede di occuparsi delle polveri da utilizzare che possono essere di metallo puro (ferro, rame, stagno, nichel) o leghe (acciaio, bronzo, ottone) o miscele speciali;
-Miscelazione. Il materiale viene dosato e quindi mixato insieme a legami additivi che facilitano la compattazione;
-Pressatura. Si inserisce il composto omogeneo in uno stampo e tramite pressione si ottiene la forma desiderata;
-Sintetizzazione. Gli stampi compattati vengono riscaldati in forno ad una temperatura idonea ma inferiore al punto di fusione per saldare le particelle mantenendo intatte le proprietà;
-Finitura.
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Il pezzo viene trattato con cromatura, nichelatura o altre lavorazioni a seconda delle esigenze.
 

Quali sono i vantaggi della sinterizzazione?

Risultano numerosi i benefici concreti che questo tipo di lavorazione offre. In prima linea si fa notare l’opportunità di produrre forme complesse e componenti difficili, raramente raggiungibili con altri metodi.
Non meno importante l’alta produttività che dà modo di produrre in serie garantendo pezzi uniformi e ripetibili. La personalizzazione è un plus da non sottovalutare, grazie a ciò si ottengono prodotti resistenti, con una porosità specifica o determinate proprietà.
Altrettanto evidente è la maggiore durezza che garantisce una resistenza superiore rispetto ai risultati offerti da altre lavorazioni.
Efficienza energetica nella produzione, riducendo gli sprechi di risorse e la riciclabilità attraverso un processo ecologico fanno sì che l’attività sia anche da considerare una buona scelta che impatta in modo ridotto sull’ambiente.
 

I campi di applicazione

Ora è sicuramente più chiaro cos’è la sinterizzazione e i vantaggi che dona ma dove si può applicare?
-Filtri e inserti tecnici. Piccole componenti di macchinari industriali o impianti hanno bisogno di garantire sicurezza e durata;
-Carburo di tungsteno cementato. Fondamentale per utensili e inserti dove la resistenza elevata è imprescindibile;
-Gres porcellanato sinterizzato. Materiale di tendenza nell’edilizia e nel design che si distingue per versatilità e robustezza;
-Elettronica.
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Nuclei magnetici in ferrite per trasformatori, capaci di ridurre le perdite ad alta frequenza;
-Automotive e trasporti. Pastiglie frenanti e conduttori elettrici soggetti ad attrito, come pantografi e aste di captazione ferroviaria;
-Componenti meccanici. Pezzi in acciaio sinterizzato che devono resistere sia alla corrosione che a temperature elevate.
 

Chi lavora in campi in cui la resistenza e la precisione risultano fondamentali dovrebbe prendere in considerazione i vantaggi della sinterizzazione delle polveri.
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