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Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione e di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, ha approvato in esame preliminare lo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 4 agosto 2016, numero 169.
Lo schema di decreto- si legge in una nota del Mit- detta misure integrative e correttive al decreto legislativo 169/2016 ad un anno dalla sua entrata in vigore nel rispetto dei principi e criteri direttivi della delega relativamente alla riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina concernente le autorita' portuali, con particolare riferimento alla governance e alla semplificazione. Si prevede una riqualificazione dei porti introducendo, rispetto all'attuale, un criterio piu' snello e semplificato.
Vengono, pertanto, previste tre sole categorie: porti finalizzati alla difesa militare e alla sicurezza dello Stato; porti commerciali di rilevanza internazionale o nazionali costituenti nodi delle grandi reti dei trasporti e della navigazione; porti di rilevanza interregionale e regionale nei quali le Regioni esercitano funzioni gestorie. Allo stesso sono prevalentemente trasferite le funzioni che prima erano svolte dall'Ente gestore. In particolare: il Presidente adotta il Piano dell'organico del porto dei lavoratori delle imprese di cui agli articoli 16, 17 e 18 della legge 84/94 sulla base dei piani di impresa, degli organici e del fabbisogno lavorativo comunicati da dette imprese; a queste si affiancano le funzioni che il Presidente puo' adottare circa le misure di politiche attive del lavoro indirizzate a migliorare i fattori di criticita' del mercato del lavoro tramite dei piani. Tali piani hanno per oggetto: la formazione professionale per la riqualificazione o la riconversione del personale interessato; eventuali misure di sostegno al reddito volto ad accompagnare , per un periodo massimo di cinque anni, i lavoratori interessati ai trattamenti previdenziali di legge; la ricollocazione del personale inidoneo a ciascuna delle mansioni previste e richieste nell'ambito della fornitura del lavoro portuale.
Redazione Pressa
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