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C’è ancora tempo per aderire all’azione collettiva di risarcimento lanciata da Fita CNA, fortemente voluta dalla Presidente Nazionale Cinzia Franchini, contro alcune grandi case costruttrici di autocarri, giudicate colpevoli dalla Commissione Europea di aver costituito un cartello che avrebbe penalizzato i clienti, evidenza accertata e sanzionata con una multa di quasi tre miliardi di euro.
E Modena ha risposto con l'adesione all'iniziativa di 230 imprese (e il numero potrebbe ancora crescere), con 639 automezzi che se messi in fila uno dietro l'altro formerebbero una fila di circa 10 km. Una fila che non si vedrà per le strade ma significativa, anche solo come rappresentazione, del successo dell'iniziativa nazionale che potrebbe portare nella sola provincia di Modena a rimborsi per una cifra superiore ai 50 milioni di euro.
“L’azione collettiva – ha afferma to Gianni Righetti presidente della CNA Fita di Modena – aperta a tutte le imprese che hanno acquistato, preso in leasing o noleggiato a lungo termine, autocarri di oltre 6 tonnellate delle marche DAF, Mercedes, Iveco, MAN Volvo, Renault e Scania, immatricolati tra il 1997 ed il 2013.
L’azione, alla quale gli associati CNA possono partecipare senza anticipare spese legali, punta ad instaurare un giudizio per tutelare collettivamente gli interessi degli autotrasportatori e fare ottenere a ciascuno di essi, il rimborso per il danno effettivamente subito.
In via del tutto indicativa si può stimare un sovrapprezzo medio, generato dai cartelli, che si aggira intorno al 20% del costo del camion acquistato nel periodo di vigenza dell’accordo illecito. E’ questa la somma che potrebbe essere recuperata con questa sorta di Class Action.
Cinzia Franchini
Redazione Pressa
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